“Il Molise non è terra di conquista”. Così il vice coordinatore del Pdl Alessandro Amoroso commenta le continue richieste di annessione al Molise da parte di beneventani e foggiani. “Da un sondaggio effettuato su un gruppo di giovani dell’Università del Molise emerge che tre molisani su quattro non sono d’accordo ad accettare l’annessione di comuni della Puglia o della Campania al Molise” – afferma Amoroso, il quale accoglie in pieno il verdetto del sondaggio. “Il timore dei molisani è che l’ingresso di quei Comuni non porti nessun beneficio se non quello di una consistenza demografica che, se da una parte è sicuramente una risorsa, dall’altra è un fardello di problematiche, spesso di natura sociale,  che inevitabilmente si andrebbero a riversare a carico della nostra realtà. Per esempio, il comune più popoloso dei quattordici pugliesi che hanno espresso la volontà di accorpamento al nostro Molise, ha un tasso di disoccupazione che lo attesta tra i primi posti su 8094 comuni, quindi con un reddito pro – capite tra i più bassi d’Italia”.

“Il Molise non ha bisogno di conquistatori” – aggiunge Amoroso. “I molisani hanno bisogno esclusivamente di una classe politica che, senza minare l’autonomia regionale, abbia l’intento di fare grande il Molise non con i numeri degli abitanti ma valorizzando le risorse esistenti; rendendolo competitivo  anche in ragione di uno schema federale dello Stato.  Il vantaggio derivante da un eventuale incremento del trasferimento erariale, per un aumento di popolazione, può essere sicuramente raggiunto spendendo meno ed investendo meglio le risorse pubbliche e territoriali”.

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