“Una nuova minaccia torna ad incombere sul territorio dei Comuni di Venafro – Pozzilli – Sesto Campano – Conca Casale e dell’intera area del Volturno”. Così l’assessore regionale Di Sandro commenta la decisione di Presenzano, Comune della Provincia di Caserta a due passi dal Molise, di realizzare una centrale Turbogas sul proprio territorio. I timori legati ad un’eccessiva pressione ambientale sulla zona del venafrano era stata scongiurata solo poco tempo fa, con il definitivo abbandono del progetto di costruzione di una centrale turbogas, ma ora torna prepotentemente alla ribalta. “Mi sono sempre battuto, in questi anni, contro la realizzazione di una centrale Turbogas nell’area del venafrano proprio in considerazione dell’eccessiva pressione ambientale che la zona è costretta a sopportare” – ha detto Di Sandro. “L’inquinamento del suolo e delle falde acquifere, la concentrazione delle polveri sottili nell’atmosfera, il problema dello smaltimento dei rifiuti tossici e il conseguente aumento di patologie gravi per gli abitanti non può passare in secondo piano rispetto alla ragioni di una nuova possibilità lavorativa. Quanto sta accadendo in queste ore a Taranto, dove con una disposizione del Gip si è proceduto al sequestro ed all’immediata sospensione della attività per l’Ilva di Taranto, il più grande stabilimento siderurgico del sud Europa, dovrebbe farci riflettere sulla effettiva opportunità di operare una scelta così importante per il territorio ed i suoi abitanti”.
“Prima che si configuri un scenario drammatico come quello della città pugliese, prima che si raggiungano livelli di inquinamento insostenibili con conseguenze drammatiche per la popolazione, non sarebbe forse più opportuno concentrare gli sforzi occupazionali verso una nuova forma di produzione di energia che generi occupazione, ma non abbia pesanti ricadute sull’ambiente e su tutti noi?” – si chiede l’assessore alla Sanità. “Rivolgo un appello ai sindaci dei Comuni limitrofi ed ai responsabili del Consorzio di Bonifica di Venafro perché pongano in essere tutte le azioni di competenza per opporsi alla configurazione di un simile scenario; è necessario sollecitare le strutture ministeriali competenti e sensibilizzarle ad una tematica di primaria importanza per la salute dei cittadini. La minaccia è reale e troppo vicina per poter essere sottovalutata, la sostenibilità ambientale deve considerarsi una priorità ed è da ricercare congiuntamente ad interventi di stimolo alla crescita ed all’occupazione”.