“Finalmente è stato illustrato un piano regionale dei rifiuti dettagliato, con tanto di obiettivi da perseguire”. Lo afferma l’assessore all’Ambiente del Comune di Campobasso Nicola Cefaratti, che ieri ha partecipato alla riunione con i sindaci sul piano regionale dei rifiuti. “Il piano è dettagliato, anzi molto dettagliato” – spiega Cefaratti. “Alla stesura hanno collaborato, oltre a vari tecnici della struttura, anche un’equipe dell’Università di Napoli e della Bocconi”. Ma andiamo con ordine a scoprire le novità che sono emerse dallo studio: la prima, forse la più importante, è che il Molise, purtroppo, è la penultima regione per la raccolta differenziata, peggio fa solo la Sicilia, la buona notizia però è che siamo anche la regione in cui ci sono meno rifiuti il che fa ben sperare per l’avvio di una raccolta che possa raggiungere, nel più breve tempo possibile, i livelli sperati e che permetteranno al Molise di mettersi al pari di altre realtà. Ma c’è anche un’altra buona notizia: in Molise non servono altre discariche o termovalorizzatori, basta quello di Pozzilli, che addirittura è sottoutilizzato, tanto che viene sfruttato dalla Toscana e da altre regioni. “Non c’è nulla da costruire – continua Nicola Cefaratti – basta solo utilizzare meglio le proprie possibilità”.
Poi la nota dolente: i tempi di realizzazione. Non potendo la Regione prendere decisioni che vanno al di là dell’ordinaria amministrazione, è chiaro che del Piano se ne parlerà dopo ottobre quando i giudici romani decideranno il futuro della decima legislatura. Intanto, per accelerare i tempi la fase di consultazione entra sempre più nel vivo: dopo i sindaci cominceranno ad essere interpellati le associazioni di categoria e i comitati di quartiere per avere un quadro ancora più completo. Ora che la parte iniziale è stata avviata è possibile anche cominciare a fare le prime previsioni sui tempi di realizzazione degli obiettivi, previsioni che pare siano piuttosto ottimistiche: dopo un anno e mezzo dall’avvio del Piano si raggiungerà il 30% della differenziata, dopo cinque anni il 50% e dopo sette si arriverà a toccare l’80%. “E chissà se fra qualche anno, per la differenziata, il Molise non sarà più in coda alle classifiche”.