Molise fanalino di coda. Ma stavolta è un ultimo posto che vale 8,27 milioni di euro. La cifra, piuttosto stratosferica visti i tempi, andrà ripartita fra i 136 Comuni. In totale i milioni sono 800 e sono stati ‘‘liberati’ da un emendamento al decreto sulla spending review dei relatori Fratin e Giaretta. Per il 2012 “alle Regioni a statuto ordinario, alla Sicilia e alla Sardegna”, è attribuito un contributo di 800 milioni di euro da versare ai rispettivi Comuni. Lo prevede un emendamento dei relatori all’articolo 16 della spending review. La copertura degli 800 milioni extra patto di stabilità, a quanto emerge dal testo, proviene per 500 milioni dalle “risorse disponibili sulla contabilità speciale 1778 dell’Agenzia delle entrate-Fondi di bilancio” e per i restanti 300 milioni da un altro fondo già destinato ai Comuni. All’emendamento dei relatori è allegata una tabella che già ripartisce l’importo per ogni singola regione. La Sicilia ha un contributo di 171,5 milioni di euro, seguita da Lombardia e Sardegna rispettivamente con 83,3 e 82,3 milioni, il Lazio con 79,3 milioni, Campania 58,8 Piemonte 46,8, Puglia 43,6, Emilia Romagna 41,9 milioni di euro. Ultimo, appunto, il Molise.
L’emendamento grazie al quale arriveranno 800 milioni ai comuni per alleggerire gli obiettivi del Patto di stabilità 2013 “è frutto di una intesa raggiunta dal presidente dell’Anci Graziano Delrio e dal presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani”. A spiegarlo è il responsabile Finanza Locale dell’Anci Guido Castelli, sindaco di Ascoli Piceno. “Non sono trasferimenti ma, almeno in parte, soldi che i comuni avevano già. L’emendamento è senz’altro positivo e raccoglie una iniziativa di mitigazione del Patto di stabilità promossa dall’Anci e accolta dalle Regioni. Siamo soddisfatti ma erano state già le Autonomie a muoversi sulla base dell’intesa siglata. Se la notizia è positiva, restano tuttavia le moltissime nebbie sul futuro dei nostri bilanci in ragione del taglio che ci verrà inflitto dalla spending review”.Sull’emendamento, tuttavia, è già partito l’attacco della Lega e dell’Idv. “Il governo dei Professori fa il gioco delle tre carte. In teoria concede 800 milioni ai Comuni, prendendone 300 dai fondi già destinati ai Comuni stessi e quindi in realtà ne da solo 500. Lo scandalo è che questi 500 vengono tolti dal fondo per i rimborsi fiscali alle aziende”, accusa Massimo Garavaglia della Lega Nord. “È un gioco delle tre carte che avrebbe fatto impallidire la finanza creativa del ministro Tremonti”, critica Alfonso Mascitelli dell’Idv. La cattiva notizia è invece che le Regioni in deficit sanitario potranno anticipare al 2013 lo sblocco dell’addizionale Irpef, previsto per il 2014 (dell’1,1%). La proposta di modifica consente a otto regioni (Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Sicilia, Calabria, Piemonte e Puglia) di incrementare subito l’aliquota regionale dell’imposta sulle persone fisiche dallo 0,5 per cento già attuato all’1,1 per cento.