“Abbattere i privilegi della casta”. E’ l’obiettivo del leader del Guerriero Sannita Giovanni Muccio che, attraverso una nota stampa, rilancia la proposta di legge d’iniziativa popolare volta ad eliminare una serie di agevolazioni e premi assegnati a politici e dirigenti pubblici. “Sono anni che i dirigenti regionali percepiscono il premio di produttività. Eppure solo ora si grida allo scandalo” – sottolinea Muccio. “Percepiscono circa 13mila euro di premi, l’equivalente di quanto un operaio percepisce in un anno di lavoro, svegliandosi la mattina alle 6 e ritornando a casa la sera alle 18”.
“Per abbattere questi privilegi abbiamo raccolto circa 1.200 firme. Ne occorrono 2mila per presentare la proposta in Consiglio regionale. Le restanti firme dovevano arrivare da alcuni sindaci e consiglieri comunali di centrosinistra, ma al momento non si hanno tracce. La proposta di legge prevede la risoluzione nei termini di legge di qualsiasi collaborazione con la regione, con ex funzionari e dirigenti regionali in pensione; l’abolizione di qualsiasi forma di incentivi economici all’esodo di prepensionamento dei funzionari e dirigenti regionali; la riduzione dell’80% dei premi di produttività dei funzionari e dirigenti della regione; l’abolizione della Diaria e dei Portaborse”.
“I politici non si sono adoperati per raggiungere le 2000 firme necessarie alla presentazione della proposta di legge” – aggiunge Muccio. “Solo il consigliere provinciale Michele Durante di Costruire Democrazia e il consigliere regionale Carmelo Parpiglia dell’Idv l’hanno firmata”. Ma per il leader del Guerriero Sannita non basta. “Chiedo a Durante, che ha preannunciato l’istituzione di banchetti per dire no all’Imu, di far firmare anche la proposta di legge d’iniziativa popolare, che per il cittadino rappresenta una vera conquista contro le caste. E chiedo a Parpiglia di presentare la stessa proposta in Consiglio regionale. Solo così – conclude Muccio rivolgendosi ai due politici – dimostrerete di non fare chiacchiere, ma di essere davvero dalla parte del cittadino”.