La Fim-Cisl volta pagina, con un cambio di guardia al vertice della segreteria nazionale: Ferdinando Uliano subentra a Bruno Vitali. Un sindacalista temprato dalle fabbriche lombarde, dove ha cumulato un notevole bagaglio di esperienza, prima di dedicarsi alla dirigenza nazionale. Uliano si è recato a Termoli, dove ha voluto incontrare il nucleo della segreteria regionale dell’organizzazione più rappresentativa del Molise, presente con ben 9 rsa allo stabilimento Fiat e con importanti presidi nelle aziende del comparto dove è prevista la rappresentanza di base. Accolto dal leader della Fim molisana Mascolo, Uliano ha illustrato quelle che saranno le battaglie dell’immediato futuro. Il mercato dell’auto è in netta regressione, il momento negativo sta ritardando anche il lancio dei nuovi prodotti come Punto e Bravo da parte di Marchionne, che proprio domani incontrerà le parti sociali della Fiat Industrial – perimetro che comprende anche lo stabilimento di Termoli – e dal cui esito si capirà l’evoluzione dei prossimi mesi. Uliano ha dichiarato che i sindacati faranno barricate per difendere i posti di lavoro e impedire la chiusura di altri stabilimenti, dopo quello di Termini Imerese, ma ha aggiunto che è necessario dare una svolta di mentalità, con una visione ottimistica, visto che proprio giorni fa il rinnovato impianto di Pomigliano d’Arco è stato eletto come il migliore in Europa e che in America il presidente Obama ha puntato sulla tecnologia Fiat per salvare e rilanciare la Chrysler.

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