Nello slargo di via Genova le bandiere dell’Ugl annunciano un sit-in. Sono i rappresentanti sindacali degli autisti Atm e del trasporto locale in generale. “Non siamo tantissimi, i pullman devono viaggiare”, si giustificano. Ma la presenza serve a ricordare alla Giunta regionale che la vertenza Tpl non può più aspettare. Le ditte che sono confluite nell’Atm (Larivera, Sati e Molise Trasporti) avevano contratto debiti con le banche per 25 milioni di euro (agli istituti di credito hanno chiesto di ricevere l’anticipazione delle compensazioni) su garanzia della Regione. Ora quella garanzia va coperta. Il rischio più immediato riguarda però il fatto che per il 2012 mancano all’appello quasi 10 milioni nel capitolo di bilancio del trasporto locale. Senza, sono a rischio gli stipendi dei prossimi mesi. Notizie pessime per i 330 dipendenti che già aspettano, e finora hanno atteso inutilmente, la quattordicesima. L’azienda avrebbe fatto sapere che con i fondi che ha a disposizione deve pagare i fornitori di carburante. “C’è la rata del mutuo o dell’affitto, c’è la spesa da fare per la famiglia. Il nostro stipendio è quel che è, in tempi di crisi ditemi voi come si fa ad andare avanti”, spiega Nicolino Libertone della Ugl Trasporti. Per risolvere il problema, ma solo per il 2012, servirebbero 35 milioni. Per il finanziamento 2013 l’incognita è grande e legata ai tagli del governo Monti. I sindacati hanno chiesto un incontro urgente al governatore Iorio e agli assessori Vitagliano e Velardi. Quest’ultimo ha risposto strigliando l’Atm con una nota che precisa alcuni punti essenziali per la vertenza. “Ricevo con stupore la vostra comunicazione datata 31 luglio con la quale si chiede l’erogazione di arretrati che la Regione non è riuscita ad individuare – scrive Velardi – dal momento che gran parte dei corrispettivi sono stati già pagati. La struttura regionale, interessata al riguardo, mi riferisce che si è provveduto ad emettere rispettivamente: il giorno 16 luglio 2012 i mandati di pagamento relativi all’adeguamento contrattuale per i mesi di giugno e luglio 2012; il giorno 23 luglio 2012 i mandati relativi alle competenze del mese di luglio per il trasporto urbano ed extraurbano. Premesso ciò, si notizia di aver operato in anticipo rispetto ai tempi convenzionali, proprio per porre l’Atm nella condizione di effettuare regolarmente i pagamenti. L’affermazione di voler utilizzare i corrispettivi del mese di luglio per pagare altro e non i dipendenti di codesta azienda mi lascia, per il vero, abbastanza preoccupato. Considerato che nella vostra comunicazione asserite testualmente «data la situazione finanziaria in cui versa la nostra azienda», avverto il dovere – conclude Velardi – di chiedere alla struttura una riconsiderazione dei parametri di garanzia necessari ad un’azienda per l’affido di un servizio pubblico di Tpl. In tale attesa, vi invito a provvedere vivamente e con ogni mezzo al soddisfacimento dei crediti vantati dalle vostre maestranze, evitandomi così l’assunzione di provvedimenti più efficaci”.

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