Nel giorno della festività di San Basso gli ombrelloni sono rimasti chiusi per l’intera durata della processione a mare, ma la protesta dei lidi non è stata accompagnata da una serrata vera e propria. Stabilimenti balneari aperti al pubblico, compreso il servizio bar, nel maggior numero dei casi e dopo un sopralluogo effettuato dal presidente della Fiba-Confesercenti Pietro D’Andrea, esplode l’ira per una contestazione addomesticata, dove decine di titolari dei lidi hanno messo davanti alle ragioni sacrosante di una protesta decisa per lottare a favore della sopravvivenza della categoria quelle degli incassi mattutini. Ad essere incuranti di tutto questo proprio i bagnanti, che al di là del disagio iniziale di non avere l’ombrellone aperto, hanno ovviato gettandosi tutti o quasi in acqua, alla ricerca del refrigerio, giovandosi anche di una parziale schiaritura del mare, dopo la marea nero-giallastra degli ultimi giorni.

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