Diciassette anni fa Giovanni Paolo II visitò il Molise. Un evento che unisce ancora la comunità, che in molti ricordano tuttora con le lacrime agli occhi. E adesso con la speranza che fra qualche mese Benedetto XVI toccherà lo stesso suolo, camminerà nei sentieri di una terra che ha fatto della sua religiosità, semplice e tenace, un riferimento certo e indefettibile. Come un faro che ne illumina la storia anche nei momenti più bui. L’arcivescovo di Campobasso Giancarlo Bregantini ha salutato i fedeli e il cardinale Coccopalmerio a Cercemaggiore – a margine delle celebrazioni per il seicentenario della Madonna della Libera – con una speranza, che “in primavera possiamo ritrovarci qui” insieme al Santo Padre. E da quel momento il Molise, la città di Campobasso, le istituzioni hanno un motivo in più per attendere la primavera. La trattativa, direbbero i politici, è aperta e pare a buon punto di maturazione. Il ‘‘ritorno’ del Papa abbraccerebbe luoghi significativi delle due province. L’arcivescovo della diocesi di Campobasso-Bojano usa un altro linguaggio, non certo quello dei politici. E con sé, nel viaggio che intraprende oggi per Lourdes, porta questa grande speranza. Partirà stamane con il treno dell’Unitalsi insieme a due seminaristi. Sarà un viaggio intenso, di forte spiritualità. Perché padre Giancarlo alla Madonna che apparse a Bernadette porterà anche la solidarietà e le lacrime per il momento difficile, di crisi economica e morale che vive l’Italia e con essa il Molise. Eppoi, dice prima di mettersi in cammino, “una preghiera corale, come un’offerta di dolore degli ammalati, tramite le mani di Maria Immacolata. Chiediamo aiuto a Bernadette perché ci sia di conforto e guida in questa grande attesa”. È un messaggio nuovo e innovativo quello che il vescovo sceglie per il pellegrinaggio delle diocesi molisane a Lourdes, che parla di un’ansia mai disattesa: che nella fede tutti trovino la forza per superare la crisi. In questo solco è il lavoro quotidiano dell’alto prelato. Nel percorso Bregantini presiederà le funzioni, fa sapere l’Unitalsi, coadiuvato da don Rocco Iannacone, don Vittorio Perrella, don Fabio Di Tommaso e don Michele Di Legge. Si prepara ad accompagnare i fedeli in Francia e verso “la primavera”. Più volte sono trapelate indiscrezioni su una futura nomina a cardinale, auspicio che il Molise e la diocesi gli hanno spesso e di recente rinnovato. Su questo, sul se e sul come, l’arcivescovo di Campobasso ha pochissime, e inequivocabili, parole: “Dio solo lo sa…”.