Le Province di Isernia e Campobasso si classificano rispettivamente al 76/mo e al 90/mo posto in Italia per il ‘peso’ dei reati. E’ quanto emerge dai dati del ministero dell’Interno relativi al 2011. In particolare ad Isernia e provincia si registrano 3.294 reati denunciati ogni centomila abitanti e 2.922 totali, mentre a Campobasso sono 2.956 i reati ogni centomila abitanti e 6.831 quelli totali. A livello nazionale, sul podio per numero di reati vi sono Milano (7.360 reati ogni centomila abitanti e 294.875 totali), Rimini (7.001, 23.054) e Bologna (6.914, 68.582). Chiudono la graduatoria Matera (2.313, 4.712), Belluno (2.312, 4.936) e Oristano (2.175, 3.615). Provincia in cui si registra il maggiore incremento di reati è Forlì (+18,3%), mentre quella in cui si registra il calo più consistente è Foggia (-6,7%). “Il consuntivo dei reati nel 2011, dopo tre anni di flessioni – si legge nell’articolo del Sole 24 ORE -, evidenzia un aumento del 5,4% e il totale dei delitti ha superato quota due milioni 760mila. Certo forse è esagerato parlare di allarme, ma qualche segnale di inversione di tendenza c’é. Un ‘ritorno’ spiegabile in parte con la crisi economica tanto è vero che sono proprio i reati predatori a manifestare gli incrementi maggiori”. “Resta da vedere – conclude il quotidiano economico – se questa inversione di tendenza sarà confermata nel 2012, anno in cui le risorse impegnate nell’ordine pubblico dovranno fare i conti con gli effetti della spending review”

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