“Voglio ricordare che nell’ultimo incontro Abruzzo-Molise dello scorso 13 luglio sono state prese misure ben precise: priorità assoluta alla distribuzione dell’acqua per uso potabile per i comuni di Vasto, San Salvo e Montenero di Bisaccia, anche a costo di interrompere il servizio per uso irriguo”. A parlare in questi termini è il presidente del Consorzio di Bonifica Sud, Fabrizio Marchetti, in risposta alla segnalazione di mancato arrivo nel Basso Molise dell’acqua destinata al settore agricolo. “Nel corso di quell’incontro, presente anche l’assessore Febbo e i rappresentanti del governo molisano e del Consorzio di Termoli – aggiunge Marchetti – siamo stati molto chiari, e su questo c’é stata massima condivisione, che la nostra prima preoccupazione sono le famiglie che vivono in questa parte d’Abruzzo e Molise. Del resto se solo da due giorni, cosa tra l’altro comunicata ai colleghi molisani, è stato interrotta la distribuzione per uso agricolo ci sarà pure un motivo”. La Diga di Chiauci in questo momento rispetto ai 400 litri/secondo previsti ne eroga solo 60, una quantità insufficiente per soddisfare tutte le richieste in piena stagione turistica. Il presidente del Consorzio di Bonifica Sud ricorda anche che dal 2008 le spese dovrebbero essere ripartite al 50 per cento con il Molise “ma a oggi abbiamo sopportato tutti i costi senza ricevere un centesimo per la gestione della più imponente opera idraulica del centrosud”.
Pronta la replica da parte degli assessori regionali Fusco Perrella e Antonio Chieffo. Dopo la pubblica denuncia del presidente del consorzio di Bonifica Trigno e Biferno Giorgio Manes, i due componenti della giunta Iorio hanno inviato una nota al presidente del Consorzio vastese Fabrizio Marchetti e al loro collega Mauro Febbo dellla Regione Abruzzo.
“Si chiede tempestivo riscontro delle motivazioni che hanno determinato l’interruzione dell’erogazione di acqua al comune di Montenero di Bisaccia – si legge nella nota – e, considerata la situazione di emergenza, si invita a ripristinare con urgenza l’erogazione idrica, in mancanza della quale i sottoscritti si vedranno costretti a richiedere una riunione istituzionale-politica finalizzata ad approfondire la questione e valutare i provvedimenti consequenziali da intraprendere”.

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