Il d-day è arrivato. Stamani, alle 11, i rappresentanti istituzionali di Puglia, Abruzzo e Molise si riuniranno in sala consiliare a Termoli per discutere delle strategie da attuare per difendere il mare Adriatico dalla prospettiva delle trivellazioni petrolifere. Ieri mattina prologo vissuto in sala giunta con la convocazione urgente della sesta commissione, presieduta dal consigliere Udc Nicola Sciarretta. Sotto accusa l’autorizzazione alle prospezioni geologiche alla società irlandese Petroceltic da parte del ministro Clini. Il sindaco Di Brino ha comunicato le ragioni che hanno indotto l’amministrazione termolese, di concerto con quella delle Isole Tremiti, a organizzare nuovamente un incontro con le parti interessate che metta in sinergia tutte quelle che sono le forze istituzionali al fine di concordare una linea di azione comune e le conseguenti strategie da adottare per scongiurare tale scempio ambientale. L’iniziativa amministrativa, voluta dal sindaco Di Brino, è stata condivisa a unanimità da tutti i componenti dei gruppi consiliari, sia nel merito dei contenuti che nel metodo di azione. Un’unica, forte voce, che difenda con ogni mezzo un patrimonio comune di vitale importanza non solo per tutti noi ma anche per le generazioni che verranno. Intanto novità giungono anche dall’Italia dei Valori. “Abbiamo accolto con convinzione l’appello lanciato ieri da Nichi Vendola contro le trivellazioni e le prospezioni geofisiche nei fondali adriatici. Per questo l’Italia dei Valori ha depositato oggi una nuova interrogazione per ribadire la propria opposizione a questo scempio. In nome del petrolio e degli interessi delle lobby anche i nuovi governanti si preparano a dare l’assalto al mare di Puglia e Molise, colpendo l’ecosistema delle isole Tremiti con un’operazione inaccettabile che rischia di compromettere seriamente le nostre coste e l’economia del Paese. Mentre in tutta Europa si punta sulle rinnovabili e si finanzia la ricerca, in Italia il governo moltiplica le trivellazioni per estrarre il petrolio e taglia i fondi per le energie alternative – ha annunciato il leader Antonio Di Pietro – per mettere in pratica questo piano scellerato, pensano di abbattere i limiti che proteggono oggi, solo in minima parte, l’ambiente. Per permettere trivellazioni più vicine alla riva vorrebbero modificare la norma che vieta tali attività fino a 12 miglia dalla costa, riducendo considerevolmente tale limite. È un progetto folle che non guarda al futuro, ma favorisce solo le cricche economico-finanziarie a cui noi dell’IdV ci siamo sempre opposti”. Iniziativa promossa insieme ad Anita Di Giuseppe e Pierfelice Zazzera. “Sosteniamo questa battaglia e intendiamo mettere in campo tutte le iniziative possibili per bloccare le trivellazioni ed evitare che si faccia scempio della riserva marina delle Tremiti. Un governo serio e che ha a cuore il futuro del Paese dovrebbe comprendere che l’ambiente rimane una risorsa da tutelare e su cui investire con progetti di riqualificazione e di valorizzazione”. La voce istituzionale si è levata anche da Palazzo Moffa, col consigliere regionale Pdl Franco Giorgio Marinelli.