Oggi in Molise si torna a scuola. Ovunque, tranne che a Campobasso. Buone notizie però arrivano dall’ex casa dello studente di via De Gasperi: tra un paio di settimane potrebbe, ma il condizionale è d’obbligo, ospitare gli alunni delle scuole dichiarate inagibili del quartiere Cep. L’annuncio è arrivato ieri a conclusione di una riunione che si è tenuta in Prefettura. “Quasi una fumata quasi bianca – spiega il sindaco Di Bartolomeo – perché tale riunione l’ho fortemente voluta e il Prefetto l’ha subito convocata. E siccome Trotta non era in sede è intervenuta la dottoressa Scioli che ha saputo incastrare i tasselli che mancavano all’appello tra vigili del fuoco e Case popolari. La storia di quell’ex casa dello studente stava diventando ormai una telenovela – continua il primo cittadino – e invece oggi (ieri ndr) siamo arrivati ad una soluzione: l’Iacp ha annunciato che entro il 20 concluderà quello che ancora non è stato concluso, ai vigili del fuoco abbiamo detto in che modo vogliamo fare l’antincendio in attesa che arrivi una cisterna. Ma in quella struttura è tutto ignifugo, anche se manca una scala esterna che dovrebbe esse messa in opera tra dieci giorni. Nella nuova scuola di via De Gasperi andranno tutti i ragazzi che frequentano le scuole del quartiere Cep, sia elementari che materne. Continueranno invece a seguire le lezioni nelle loro aule i ragazzi della scuola media Montini. I soffitti dell’ex casa dello studente erano una decina di centimetri più bassi della norma il che avrebbe potuto creare qualche problema. “Rispetto alla normativa c’erano sei o sette centimetri di meno, ma credo che quella scuola, nonostante abbia soffitti più bassi, sia di gran lunga migliore e simicamente più sicura di tante altre che invece sono vecchie e comunque non a norma. Con tutto ciò che ha quella scuola, con i pavimenti le porte e dieci scale per entrare ed uscire credo che quei pochi centimetri che mancano per avere i giusti requisiti d’altezza siano davvero cosa da nulla. Questioni facilmente superabili. Ma io quella scuola la apro così. Domani (oggi) apriranno solo poco istituti, quelli che hanno meno di cento ragazzi e che non hanno bisogno della documentazione che invece è indispensabile a tutte le altre, poi quando arriverà il decreto, e non la circolare, dei due ministeri la situazione sarà diversa. Non che quel documento mi cambi la vita ma alla gente arriverà come una condivisione, soprattutto ai genitori. Ho la coscienza a posto, ho fatto tutto quello che potevo fare in questi anni di permanenza al Comune. Ho avuto anche le mani legate per colpa del patto di stabilità. Ma c’è anche chi a Palazzo San Giorgio c’è stato prima di me e che per dieci anni non ha fatto granché, né qui in Comune né in Provincia. Ma proprio quella persona, vale a dire l’ex primo cittadino e presidente dalla Provincia Augusto Massa qualche minuto prima ha detto che nessun medico le ha prescritto di fare il sindaco e nessuno gli ha mai puntato la pistola alla tempia per salire in Municipio. Lei cosa risponde? La differenza tra me e Massa è che io in Comune ci sono stato appena tre anni e lui invece in 10 non ha fatto assolutamente nulla né in è provincia né in Comune e va anche dicendo in giro che mi devono fare un ricovero obbligatorio. A me però stanno a cuore i bambini e non la carica politica e quindi a dispetto di tutto io le scuole le chiudo. Mi sono candidato per fare qualcosa di buono per questa città, non mi interessa l’urbanistica, né corso Bucci né altri affari, mi interessano le scuole che sono il futuro di questa città.

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