Ancora problemi in Basso Molise a causa dell’inquinamento dell’acqua potabile. Dopo l’emergenza verificatasi ad agosto a San Giacomo degli Schiavoni, questa volta tocca alla popolazione di Portocannone non poter usare l’acqua corrente per usi alimentari e igienici. A stabilirlo l’ordinanza emanata dal sindaco Mascio lunedì scorso, basata sull’esito dei prelievi effettuati da Asrem e Arpam il 7 settembre, che ha accertato la presenza di batteri coliformi ed escherichia coli. Grossi i disagi per la gente, costretta ad acquistare cassette di minerale anche per lavarsi oltre che per cucinare e per i locali pubblici, rimasti tutti operativi. Tuttavia, l’assenza di autobotti in paese e i giorni di utilizzo dell’acqua infetta che hanno preceduto l’ordinanza sindacale hanno fatto innescare un vespaio di polemiche in paese, cavalcate dal coordinatore provinciale del Sì Cobas Andrea Di Paolo, che ha annunciato la presentazione di un esposto alla Procura della repubblica di Larino, anche perché pur non accertato, negli ultimi giorni sono stati in molti ad aver avuto malesseri intestinali a Portocannone. Interpellato il sindaco, Mascio ha affermato che la situazione è sotto controllo e che i disagi sono invece ridotti al minimo.