Striscia la notizia torna ad occuparsi della sanità molisana e in particolare dell’ospedale del capoluogo pentro. Ieri mattina Fabio e Mingo, i noti inviati pugliesi del Tg satirico di Antonio Ricci, hanno fatto incursione al Veneziale per prendere visione della situazione inerente i tristemente noti ascensori, realizzati nel piano seminterrato della nuova ala del presidio sanitario. Di questo tema si era già occupato il giornalista d’inchiesta Gian Antonio Stella, il quale nell’articolo pubblicato il 18 maggio scorso dal Corriere della sera, nel pieno della campagna elettorale per il ballottaggio delle elezioni comunali, descrisse il paradosso che contraddistingue il nuovo blocco operatorio dell’ospedale isernino, costato due milioni di euro ma mai utilizzato poiché non fruibile attraverso gli ascensori. Il reparto della nuova struttura fu realizzato in seguito alle richieste dell’ex primario di chirurgia Cristiano Huscher ed è dotato di attrezzature e macchinari ancora incellofanati. Peccato che all’interno non sia possibile trasportare letti o barelle, a causa delle dimensioni ridotte e inadeguate degli ascensori che collegano i livelli superiori alle due sale destinate agli interventi chirurgici. Fabio e Mingo hanno raggiunto la nuova ala dell’ospedale e si sono ritrovati di fronte alla porta d’ingresso sbarrata, di conseguenza non hanno potuto documentare lo stato in cui versano le sale operatorie, lasciate da anni all’abbandono. I due inviati di Striscia hanno accertato anche le caratteristiche di altri ascensori, quelli in uso presso il reparto di pronto soccorso, anch’essi non idonei al trasporto di barelle. Le telecamere del Tg satirico si sono poi spostate nella sede dell’Asrem, in cerca della responsabile del distretto sanitario pentro Rosa Iorio. “Ci rivediamo tra tre mesi”, la promessa che i due simpatici cronisti hanno fatto alla dottoressa Iorio, in seguito alle rassicurazioni ottenute sull’entrata in funzione della struttura. L’azienda sanitaria avrebbe intenzione di costruire un tunnel di collegamento tra la zona destinata alle degenze e il nuovo plesso operatorio. In questi giorni infatti sono iniziati i sondaggi del terreno da parte di un gruppo di tecnici e nel giro di qualche settimana potrebbero essere avviati i lavori. Certo è che alla scadenza dei 90 giorni Fabio e Mingo torneranno ad Isernia per controllare che la “promessa” sia stata mantenuta e sciogliere il nodo al famoso fazzoletto.