Corsa all’assunzione per l’unico posto di autista di scuolabus al Comune di Pesche. Sono oltre cento le domande, giunte persino dalla Sicilia e dal Nord Italia, per il posto. Perché tanta attenzione per un impiego del genere? E’ a tempo indeterminato e, vista l’urgenza, sarà disponibile quasi subito.
Il Comune ha emanato il bando ad agosto ma, nonostante il periodo di ferie, in tanti hanno inviato la propria adesione. “Siamo molto ambiti, anche se siamo un piccolo centro – spiega il sindaco di Pesche, Ido De Vincenzi -. Ormai non se ne vedono tanti di contratti a tempo indeterminato e sono molto ambiti”. Il piccolo centro alle porte di Isernia è entrato anche in piccolo guinness: è uno degli ultimi baluardi dell’indeterminato per quanto riguarda la pubblica amministrazione. In tempi di contratti a progetto e di tempo determinato anche per gli statali, ma soprattutto in tempo di esuberi, Pesche va controcorrente. Così in poco più di un mese (le domande sono scadute il 3 settembre scorso) sono giunte numerosissime domande per ottenere il posto di lavoro. Ambitissimo il comune di Pesche. Scartabellando tra le varie domande, infatti, l’ente ha scoperto poche richieste giunte dal Molise e tantissime da fuori regione, persino da centri lontanissimi come quelli della Sicilia e della Calabria. Tutti pronti a trasferirsi, armi e bagagli, nella nuova destinazione molisana a fare l’autista dello scuolabus. A rendere appetibile il posto anche il fatto che servono requisiti minimi come il diploma di scuola superiore, la patente di guida D e l’aver compiuto il diciottesimo anno d’età. Ora si dovrà passare velocemente alla selezione per il nuovo addetto: “Ne abbiamo bisogno al più presto – spiega ancora il sindaco -. Al momento abbiamo un solo operaio che deve svolgere diversi ruoli e, ora che si è riaperta la scuola, sta guidando lo scuolabus. Per sopperire all’assenza di personale, abbiamo dovuto dare in gestione esterna l’appalto per la raccolta dei rifiuti”. A questo punto, l’amministrazione è alla ricerca in tempi rapidi di una nuova figura che possa aiutare a gestire la mole di lavoro. La corsa all’assunzione a tempo indeterminato, quindi, è appena iniziata.

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