06:30“Le scuole di Campobasso riapriranno il 24, lunedì 24 – sottolinea e ripete il sindaco di Campobasso – e di questo argomento non ne voglio più parlare. Non voglio nemmeno fare quella conferenza stampa che avevo annunciato martedì mattina. Riaprirò gli istituti all’inizio della prossima settimana e di tutto ciò che verrà dopo ne risponderò personalmente. Come del resto ho fatto fino ad ora”. Ermetico e per niente disposto al dialogo il sindaco di Campobasso che di solito non è mai troppo silenzioso. Per lui, come per tutte le persone che gravitano attorno al mondo della scuola ieri è stata una giornata d’attesa. “Dalle nove e mezzo sono in riunione ha detto ieri Di Bartolomeo – e aspettiamo comunicazioni. Vedremo se da questo incontro verrà fuori un elefante o un topolino credo che stiamo sulla strada giusta perché non vogliono reiterare quel decreto ma credo che ci sia la proposta del Ministro Profumo che dovrà essere vagliata anche dall’Interno e dal ministro alle Finanze per caricarla anche di un significato economico da spattare, uscire fuori dal patto di stabilità affinché si possano continuare i lavori e terminarli in due tre o forse cinque anni che sarà poi la proroga consentita. Contemporaneamente mi sono recato dal presidente della Regione l’altra sera con cui ho fatto un discorso mi hanno acconsentito un po’ di sodi e durante le vacanze di natale o tra un anno scolastico e l’altro continueremo a fare i lavori necessari per le strutture scolastiche. Se la regione e io non ho motive di non credere alle parole del presidente della regione che ha detto che in questi giorni avrebbe deliberato, allora ci sono i presupposti non solo per aver posto un problema nazionale e sta venendo fuori una proposta di legge che non riguarderà solo Campobasso ma tutto il Molise. Con molta probabilità riapriremo lunedì”. E sulla decisione della riapertura oltre alle promesse emerse dal tavolo interministeriale avranno avuto un peso anche le pressioni di tanti genitori e dei ragazzi che si sono visti negare il diritto allo studio “per u n certificato che pur avendo una notevole importunata – come hanno ribadito anche i consiglieri di minoranza nei loro interventi – è sicuramente quello che nella scala occupa uno dei posti più bassi”. “Quindici giorni di vacanza in più pesano – hanno detto tanti genitori – soprattutto se i ragazzi sono ai primi anni delle elementari o se sono al termine di un percorso di studio e devono sostenere gli esami”. E così tra polemiche, fiumi di interventi (pochi quelli a favore del sindaco come lui stesso ha evidenziato) la vicenda che ha avuto un eco nazionale sta per essere chiusa in un cassetto.

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