Manca poco al decimo anniversario del terremoto di San Giuliano di Puglia. Ma è ancora una ferita dolorosa che il tempo ha solo attutito un po’. Luigi Petacciato aveva sette anni, era uno degli angeli della scuola Francesco Jovine che alle 11,32 di quel maledetto 31 ottobre del 2002 venne giù come fosse di cartapesta. Durante i funerali di Stato, alla presenza dell’allora Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi, la sua mamma prese richiamò l’attenzione delle istituzioni sulla sicurezza delle scuole: mai più una simile tragedia – disse Nunziatina Porrazzo che ieri mattina è stata ricevuta in giunta dal presidente Michele Iorio. Al governatore la mamma coraggio di San Giuliano di Puglia ha donato una medaglia voluta dalla sua stessa famiglia e dall’associazione EIP Italia nell’ambito del Concorso nazionale “Premio EIP Luigi Petacciato per la Sicurezza a Scuola 2011”.
EIP è un’associazione internazionale che raccoglie scuole in tutta Europa e promuove attività benefiche in varie aree del Mondo. L’associazione oltre a sostenere un progetto di sicurezza nelle scuole cha istituito anche un concorso che è stato intitolato proprio al piccolo Luigi e al suo “sacrificio”.
Mamma Nunziatina ha poi donato al presidente Iorio una pergamena molto speciale in cui sono riportate le ultime pagine scritte da Luigi durante l’ultima lezione della maestra Carmela Ciniglio, anche lei morta nel crollo della scuola di dieci anni fa.
“Abbiamo inteso riportare queste righe della lezione di quel 31 ottobre –ha spiegato mamma Nunziatina – per ricordare la maestra e per ricordare l’ultima cosa scritta da Luigi su quel quaderno: l’alba. Un messaggio di coraggio e speranza che io ho colto e che tutti possono cogliere per guardare, nonostante il dolore della notte buia dell’anima, all’alba di un domani possibile”.
Il presidente Iorio ha ringraziato la signora Porrazzo mettendo in risalto l’importanza sia ludica che testimoniale di un concorso nazionale dedicato alla sicurezza nelle scuole intestato al piccolo Luigi strappato all’affetto dei suoi cari troppo presto e in maniera così tragica.
“Un evento – ha detto il presidente – che con la sua drammaticità ha lanciato un messaggio di richiamo alla responsabilità singola e collettiva della società per la sicurezza e per l’attivazione di tutte le iniziative necessarie a saper opportunamente proteggere i nostri figli”.