Facili nell’esecuzione e rapidi nella fase di lettura, i test sierologici rapidi finalizzati a rilevare la presenza di anticorpi di classe IgG/IgM per Covid-19 hanno avuto perciò grosso risalto anche se non trovano invece ancora consensi presso i comitati scientifici.
Tuttavia il loro utilizzo è fortemente consigliato nei soggetti sintomatici e nei contatti di Covid positivi, rileva la direttrice del laboratorio analisi del Cardarelli di Campobasso Michelina Perna.
«Abbiamo personalmente testato in prova uno dei kit in commercio e precisamente il test Sars-Cov2 IgG/IgM gold 25 test della ditta Technogenetics» che «ha mostrato una valida correlazione
con il test molecolare nei pazienti Covid positivi con sintomatologia respiratoria di differente intensità e gravità e nei pazienti con pregressa patologia». Il test, prosegue la dottoressa, «ha avuto una valutazione costo/beneficio positiva pertanto si chiede di acquisirlo in numero di 2000 test in attesa di poter disporre a breve di test quantitativi su strumentazioni automatizzate ad elevata produttività per la valutazione dell’immunità di gregge».
È la relazione con cui la responsabile del laboratorio di riferimento del Molise per il Covid chiede all’Asrem di acquistare i test sierologici rapidi. Richiesta che ha avuto il parere favorevole del direttore sanitario aziendale Virginia Scafarto e la condivisione della direzione strategica. Il dg Oreste Florenzano ha quindi deliberato di affidare alla Technogenetics la fornitura di 80 confezioni (ognuna da 25 test) del tipo già provato e richiesto dal laboratorio (che fornisce un primo risultato in 15 minuti, ndr) al prezzo di 150 euro per confezione: totale 12mila euro più Iva, 14.640.
Da più parti in queste settimane sono giunte richieste di utilizzo dei test rapidi per velocizzare la risposta del servizio sanitario al coronavirus. I consiglieri regionali di maggioranza Nico Romagnuolo e Paola Matteo hanno presentato un ordine del giorno in cui impegnano il presidente Toma a chiedere al governo nazionale i fondi necessari all’Asrem per effettuare i test anticorpali su siero alla popolazione molisana. «Lo sviluppo di una chiara strategia di mappaggio della popolazione generale è assolutamente indispensabile per la riapertura delle attività produttive e, ad oggi, l’unica ipotesi per fare questo che sembrerebbe percorribile sono i test anticorpali su siero in quanto sono molto utili per dimostrare l’estensione della diffusione virale in una comunità e fornire utili informazioni sulla salute pubblica», spiegano.
«Il modello ospedale-centrico che ha guidato la difesa dal virus della prima ora – concludono Romagnuolo e Matteo – deve spostarsi verso il territorio mettendo insieme sorveglianza epidemiologica, medicina generale, nuove tecnologie e ricerca clinica, solo così si potrà riavviare il motore economico e sociale del Paese».
Infine, Villa Maria a Campobasso. La struttura ha effettuato uno screening sierologico sui propri dipendenti, quelli positivi sono stati poi sottoposti a tampone. Il personale di cui è stato così accertato il contagio naturalmente ora è isolato al domicilio, seguito da Asrem e rientrerà solo dopo la guarigione al lavoro. La clinica, completamente sanificata, riapre invece martedì. E tra le prestazioni prenotabili dall’utenza offrirà anche il test immunologico per il Covid.
ritai