Se si continua a mortificare l’università si ammazza il Paese” lo ha detto il professor Luigi Nicolais, già ministro per le riforme e l’innovazione nella pubblica amministrazione durante la 15^ legislatura, oggi presidente del consiglio nazionale delle ricerche. “Abbiamo ancora la migliore università in Europa perché, se si parla di fuga di cervelli, deve esserci anche alla base una struttura in grado di formare menti brillanti”. Nicolais è intervenuto all’inaugurazione dell’anno accademico 2012-2013, il trentesimo nella storia dell’ateneo, probabilmente l’ultimo dell’egida legata al rettore Giovanni Cannata. Il filo conduttore della mattinata è stata la spending review, con la politica dell’austerità che rischia di mettere in ginocchio l’istruzione italiana, già provata da pesanti riduzioni nel finanziamento della ricerca. Cannata nel suo intervento ha citato Einstein sostenendo che “non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, – ha proseguito Cannata – perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura