Entro giovedì la delibera sarà approvata. Il tempo di trasferire i soldi alla Gam che nel frattempo avrà fittato la Solagrital come ramo d’azienda. Si tratta di cinque milioni di euro, un prestito garantito dalla vendite, che Finmolise erogherà alla Srl presieduta da Enzo Pontarelli. Sarà questa a pagare gli arretrati ai dipendenti, a tutti e tutte le mensilità, ripetono dentro il recinto del palazzo di via Genova il governatore Iorio e gli assessori. Curiosamente sembrano loro, i politici locali che sono anche i datori di lavoro degli operai dignitosi e disperati che da ore aspettano una risposta, con le spalle al muro. Anche fisicamente, l’ansia delle maestranze preme. Al buio, dopo un’intera giornata di attesa, Iorio, Vitagliano, la Fusco Perrella ma anche Velardi, Di Sandro e Chieffo escono. La notizia non è quella che al presidio speravano. Si rinvia ancora. Cinque stipendi e la quattordicesima arretrati. Li si immagina quasi rientrare di nascosto a casa sperando di non incontrare lo sguardo dei familiari. Per venire qui a scioperare hanno fatto una colletta “con gli ultimi euro che abbiamo”, scoppia in lacrime un’operaia. Pagare le bollette, ma anche sfamarsi diventano un problema serissimo. “Eppure noi usciamo ogni giorno per andare al lavoro, lo stipendio è un diritto altro che assistenzialismo”, ragiona una collega. Questo però in mattinata, quando immaginano che a Bojano rientreranno con una soluzione. Invece intorno alle 20.15 i politici scendono a chiedere altro tempo.

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