“Sono l’unica che non se ne poteva davvero accorgere” Rosa Iorio si scrolla di dosso responsabilità sulla questione delle sale operatorie sulle quali si è soffermata pure “Striscia la Notizia”. La scorsa sera è andato in onda il servizio realizzato dagli inviati del Tg satirico di Canale 5 Fabio e Mingo sul blocco operatorio realizzato all’ospedale di Isernia e mai aperto sebbene sia costato 2 milioni di euro. A rispondere dell’intera questione è Rosa Iorio, in qualità di direttore del distretto sanitario di Isernia-Venafro: “Sono l’unica che non se ne poteva davvero accorgere – salvo poi correggersi spiegando ancora -. L’unica, insieme a tanti altri. Credo che sia un fatto assolutamente tecnico”. La Iorio, però, dà pure una spiegazione alla questione degli ascensori: troppo piccoli per poter trasportare le barelle con all’interno i pazienti. Senza la possibilità di trasportare i pazienti dai singoli reparti fino alle sale operatore, queste ultime sono impossibili da utilizzare. Fabio e Mingo salgono fino al piano della sala operatoria e, anche se al buio, inquadrano macchinari all’avanguardia. Col filmato di Striscia la Notizia gli isernini possono virtualmente entrare nel blocco operatorio di cui la stampa scrive da anni senza che vi sia stato alcun cambiamento. I locali sono terminati, finiti ormai da diverso tempo. Le attrezzature sono incellofanate e pronte per essere utilizzate se solo i pazienti potessero salire fin lì con le barelle. Per il momento gli apparecchi sono tutti collegati e pure accesi, come si nota da alcune immagini. “L’attenuante – spiega ancora Rosa Iorio – che si può dare a questa mancanza di logica è che il nostro ospedale è stato fatto, così come spesso capita, a pezzi. Per cui, ogni pezzo è stato posto in continuità con l’altro. Probabilmente per quanto riguarda le sale operatorie penso che si potevano facilmente e agilmente collegare con il resto dell’ospedale, ma questo non è avvenuto. Le posso dire – afferma rivolgendosi agli inviati di Striscia la notizia – che il collegamento si sta realizzando e, quindi, credo che a breve queste sale operatorie potranno essere utilizzate”. Rosa Iorio ammette: “Sapevo che erano sale operatorie con macchinari all’avanguardia. Ci rivedremo quando gli ascensori saranno pronti”. Resta da capire quanto tempo sarà necessario per poter terminare il famigerato collegamento con il blocco operatorio che permetterà di renderlo funzionante.

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