Alle 11.32 di dieci anni fa un sisma di magnitudo 5.4 colpì il cuore del Molise. L’epicentro nelle campagne tra Colletorto, Bonefro e San Giuliano di Puglia. Sessanta secondi interminabili scossero case, alberi, strade, lasciando una lunga scia di morte e distruzione. A San Giuliano all’interno della scuola Jovine si stava facendo lezione, come ogni giorno. La soprelevazione non resse e la scuola implose, schiacciando sotto le macerie insegnati e bambini. Una nuvola di polvere altissima, simile ad una esplosione, si alzò in cielo e ridiscese coprendo tutto come fosse un lenzuolo. Poi un odore di gas fortissimo pervase il paese mentre la terra, di tanto in tanto continuava a tremare. In questo scenario apocalittico, quasi lunare, col sole velato dalle particelle di polvere che danzavano nell’aria, a rompere il silenzio le urla strazianti dei genitori che iniziarono a raggiungere l’istituto dove al mattino avevano accompagnato i figli e che ora si era trasformato in un immenso cumulo di macerie. Iniziarono ad arrivare i primi soccorsi: Vigili del Fuoco e Carabinieri, in primis, poi via via tutti gli altri. Ora le urla di dolore iniziavano ad essere sopraffate dalle sirene dei mezzi di soccorso che stavano invadendo San Giuliano per iniziare una lunga e perigliosa lotta contro il tempo. Le madri con cui il destino fu benevolo riuscirono ad abbracciare i propri figli. Per 27 bambini ed una maestra, invece, non ci fu nulla da fare. Iniziò una stagione nuova e triste per il Molise, con una ricostruzione che procede a rilento ed una giustizia che continua faticosamente a fare il proprio corso. Oggi, dove sorgeva la Jovine, è stato edificato il parco della memoria che ricorda il sacrificio di coloro che, dalla doxa, furono ribattezzati gli angeli di San Giuliano. Ed oggi il Molise, alle 11.32, si ferma per onorare il loro martirio.

 

A San Giuliano di Puglia oggi alle 11.32 la campana ha suonato trenta rintocchi, una per ogni vittima del sisma in Molise aprendo le commemorazioni nel giorno della memoria. Questa mattina di
buon’ora tante famiglie sono andate nel luogo sacro per pregare in silenzio
davanti alle tombe dei piccoli, mentre dalle 11.32, orario della scossa
sismica, le campane del cimitero hanno suonato per circa mezz’ora, con trenta
rintocchi. Presenti anche le Associazioni Vittime italiane: Casalecchio di
Reno, L’Aquila e Viareggio. 

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