Il consigliere regionale di Fed, Salvatore Ciocca, sferra un nuovo attacco frontale ai vertici molisani dell’agenzia di Protezione Civile: “Autoinvestiture, incarichi su incarichi, autoliquidazioni e il solito occhio di riguardo per parenti e affini – scrive Ciocca in un comunicato – l’Agenzia regionale di Protezione Civile non smette di stupire! Il solito bollettino di guerra, stilato in barba a regole e leggi, a conferma – ove ce ne fosse bisogno – che il modello Michele è un sistema funzionante e ormai collaudato. E’ come sempre l’Agenzia regionale di Protezione Civile il vaso di Pandora che riserva quelle sorprese di cui abbiamo il dovere morale di liberarci il prima possibile. Sono decine le determine dirigenziali redatte all’indomani della legge regionale che ha istituito – con la ferma opposizione del centrosinistra – l’Agenzia regionale di Protezione Civile del Molise. Decine di documenti firmati dal “direttore generale”, architetto Giuseppe Giarrusso. Che, stando ai documenti ufficiali, non ricopre tale ruolo in forza di alcun atto pubblico. L’architetto direttore dell’agenzia e commissario liquidatore della Comunità montana del Fortore firma gli atti pubblici in qualità di “direttore generale” nonostante la normativa di riferimento, la legge regionale 28/2012, inquadri la sua posizione nell’ambito delle “funzioni dirigenziali apicali e delle competenze gestionali previste dall’articolo 16 della legge regionale 10/2010”. Tale normativa si riferisce alla figura di direttore generale ma l’equiparazione nelle funzioni è cosa ben diversa dalla titolarità dell’ufficio di direttore generale della Regione Molise! Può fregiarsi di un titolo che non gli è stato conferito? E’ nella sua facoltà certificare atti pubblici in qualità di direttore generale? Ma l’architetto Giarrusso è fonte inesauribile di buone prassi a livello amministrativo: come non ricordare le delibere redatte nel 2009, quando la Protezione Civile non era ancora ente autonomo. Allora Giarrusso era “solo” il responsabile dell’Ufficio “Servizio per la Protezione Civile” dipendente dalla Giunta regionale dell’eterno presidente Iorio. Il 19 febbraio 2009, ad esempio, il responsabile del servizio, architetto Giarrusso, firma tre mandati di pagamento per altrettanti incarichi (conferiti da chi?) all’architetto Giarrusso, in qualità di collaudatore e/o responsabile dei lavori e/o progettista. Nessun caso di omonimia, sia chiaro! Direttore dei lavori per l’ampliamento della rete di radio collegamento per il sistema regionale di Protezione Civile, collaudatore dell’aviosuperficie di Selva del Campo, progettista e direttore dei lavori di adeguamento del Centro funzionale di Protezione Civile all’interno del vivaio di Selva del Campo, collaudatore dei lavori di realizzazione dell’eliporto di Selva del Campo, responsabile del procedimento per il movimento franoso di Petacciato. Ecco parte degli incarichi che sono stati conferiti (da chi?) all’architetto Giarrusso, commissario liquidatore per la Comunità montana del Fortore, e per i quali si è autoliquidato! Per continuare a comporre quel puzzle del cerchio magico del governatore che riserva sorprese continue, ho presentato un’articolata richiesta di accesso agli atti relativa ai compensi erogati per gli straordinari che sarebbero stati computati per l’emergenza profughi ai dirigenti della struttura Opcm per quanto attiene l’accoglienza e per la tendopoli allestita a Campochiaro. Da informazioni assunte pare che l’architetto-dirigente-direttore generale-commissario Giuseppe Giarrusso abbia presentato il conto alla struttura regionale di Protezione Civile nonostante, ai sensi della legge, il suo inquadramento contrattuale non preveda alcuna retribuzione aggiuntiva: “ai dirigenti non si applicano le norme relative ai limiti di lavoro (…) se il dirigente presta la propria attività lavorativa oltre il normale orario di lavoro non ha diritto al compenso per lavoro straordinario”. Ho chiesto lumi anche in relazione alle professionalità a vario titolo impiegate attualmente presso l’Agenzia regionale di Protezione Civile che, come è noto, si prepara ad effettuare le selezioni per i 218 posti messi a bando. Sono oltre 4mila i nostri professionisti locali che saranno esaminati nei prossimi mesi, in piena campagna elettorale. A riguardo, nella stessa richiesta ufficiale avanzata al direttore Giarrusso e al presidente Iorio, ho chiesto di conoscere l’attuale posizione contrattuale del dottor Di Niro, già responsabile dell’Ufficio emergenza, da poco in pensione. Sembrerebbe che sia di nuovo al lavoro proprio presso l’Agenzia di Protezione Civile come da prassi avviata allo Iacp di Isernia! Autoinvestiture, autoliquidazioni di compensi straordinari, selezioni pubbliche che cadono in piena campagna elettorale, persino “interessi familiari” che spuntano fuori con la vicenda del Crepef, il Coordinamento regionale per le emergenze inerenti le persone fragili. Ne fa parte anche la consorte dell’architetto, nominata con determinazione numero 160 del 2010. La “stranezza” questa volta riguarda l’importo massimo da erogare ai componenti del suddetto Coordinamento: non è indivuata alcuna percentuale. La signora in questione è stata liquidata per le ore di lavoro straordinario e naturalmente il provvedimento porta la firma del marito, l’architetto Giarrusso. Azioni che sottendono metodi che abbiamo il dovere di stanare e di eliminare radicalmente dal decalogo del Molise che verrà. Un modus operandi sempre identico, un puzzle che ha nomi, volti e storie diverse ma all’interno di una stessa strategia che ha tolto il futuro ai nostri giovani, ai nostri professionisti, che potrebbe rappresentare la fine di ogni prospettiva di domani per la nostra regione, stretta nella morsa del potere e delle clientele” conclude la lunga nota inviata alla stampa dal consigliere Ciocca.