Si conoscono dal 1985. Lavoravano nello stesso ufficio. A distanza di tanti anni ricoprono ruoli strategici nella gestione e nella salvaguardia della provincia di Campobasso. Ieri mattina il nuovo Prefetto Francescopaolo Di Menna ha incontrato l’amico Questore Gian Carlo Pozzo. Di Menna ha visitato la Questura, la sala operativa, la sezione di polizia stradale e la scuola allievi ed ha conosciuto i responsabili dei vari settori, gli uomini che quotidianamente controllano un territorio – che il nuovo Prefetto – ha dichiarato di “voler preservare a tutti i costi”. A livello di pubblica sicurezza “la situazione è sufficientemente tranquilla. Ultimamente abbiamo fatto un comitato di ordine di sicurezza pubblica – aggiunge Di Menna -: mi è sembrato che ci fossero molti reati in calo. Per quanto riguarda la criminalità organizzata, dai dati in mio possesso non c’è un grosso allarme, ma ciò non significa che non dobbiamo tenere gli occhi aperti e la guardia alzata”. Prefetto e Questore lavoreranno a braccetto “perché – ha spiegato Pozzo – il sistema della sicurezza è complesso e articolato: vede al vertice il Prefetto, il Questore come autorità tecnica, le forze di polizia secondo le proprie caratteristiche. Bisogna lavorare insieme in piena sinergia e armonia”, per far sì – questo lo aggiungiamo noi – che il Molise resti un’isola felice. Sull’argomento, però, Di Menna ha tenuto a precisare che “non c’è territorio che sia esente da infiltrazioni malavitose, per questo non bisogna cullarsi sugli allori”. Incalzato dalla stampa, il nuovo Prefetto di Campobasso ha rivelato di aver conosciuto i poilitici regionali ricavandone una buona impressione. “Sono i miei interlocutori – ha aggiunto – ci confronteremo sui problemi della regione”. Problemi che in un periodo di congiuntura mondiale sono prevalentemente economici. Aziende in crisi e padri di famiglia senza lavoro catalizzeranno l’attenzione del Prefetto, secondo cui “le vertenze vanno analizzate e risolte, caso per caso”. L’ultima considerazione è dedicata alle origini molisane. Di Menna è originario di Agnone, status che “non aggiunge nulla dal punto di vista delle competenze, ma mi responsabilizza ancor di più. Amo la mia terra: ogni decisione verrà presa con passione”.

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