In Italia le regole sono una cosa à la carte, in base al menu… È la sintesi di Myrta Merlino. A “L’Aria che tira” il caso vaccini ai dipendenti di Tvi in Molise.
Nel servizio l’ex sindaco di Venafro Antonio Sorbo per cui questa vicenda, se contestualizzata in una regione in cui il dg dell’azienda sanitaria è nominato dal presidente della giunta il cui vice è «il cognato di Patriciello», rappresenta la «punta di un iceberg».
La troupe di Cairo ha intercettato la direttrice della tv del gruppo Patriciello, Caterina Gianfrancesco, che ha parlato di una «scelta di responsabilità» perché chi lavora nell’emittente ha a che fare con il Neuromed, anzi ha aggiunto: «Questa televisione è al servizio di questo istituto».
Il presidente dell’Irccs de Gateano, che pure non crede che la vaccinazione estesa a giornalisti e tecnici della tv nella prima fase in cui si immunizza il personale sanitario e non sanitario (che però opera nelle corsie come i manutentori) sia un problema, ha spiegato che il Neuromed ha inviato alla Regione un elenco con i nominativi e le mansioni, «abbiamo fatto richiesta, la Regione ha risposto». I vaccini sono quindi arrivati, circa 800 fra Pfizer e AstreZeneca, e sono stati somministrati dal personale dell’Irccs. A La7 il dg Asrem Florenzano ha ribadito che l’azienda non ha «il controllo sull’erogazione di questi vaccini».
Molto probabilmente invece ce l’ha sulla casa di riposo di Ripabottoni ‘La casa dei nonni d’Italia’, una rsa in cui non è stato ancora vaccinato nessuno: né gli anziani né gli operatori che non hanno contratto il Covid. «Non capisco perché non debbano ricevere il vaccino – così la responsabile – Lo trovo eticamente e moralmente scorretto».
I giornalisti che hanno certo continuato a lavorare ogni giorno anche durante il lockdown e meritano di essere messi in sicurezza non possono venire prima delle persone più fragili.
E la serata di La7 rinnova e se possibile rende ancora meno lusinghiera la vetrina per il Molise su questa vicenda. Altra troupe di La7, con la giornalista Micaela Farrocco per Piazza Pulita. L’anteprima del servizio è tranchant. Visita a Tvi, dove è vaccinata pure la segretaria di redazione, televisione del gruppo che ha «20 ospedali dalla Campania, al Lazio fino al Molise» e che appartiene all’eurodeputato Aldo Patriciello. Intercettato mentre è alla guida della sua auto, così il parlamentare di Forza Italia: «Sono stati vaccinati correttamente secondo le linee guida nazionali e le direttive Arcuri tutti coloro che avevano rapporto diretto o indiretto con le strutture sanitarie. Se si vaccina lei non fa niente di male perché lei fa un servizio pubblico». E alla Farrocco che ribatte che «non è previsto ancora dalla legge» la risposta è: «Ma la legge non esiste…». L’anteprima del servizio, pubblicata sui social dal tardo pomeriggio, si ferma qui. Taglio infelice. Ma la vicenda non è da meno.
E il segretario nazionale di Sinistra italiana Nicola Fratoianni nell’annunciare un’interrogazione sul caso e la richiesta di intervento del Nas, pungola la ministra Gelmini: «Se la prende con i furbetti, cominci dal suo collega di partito che in Molise ha fatto vaccinare oltre al personale della sua clinica, anche il personale della sua tv».

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