L’abete donato al Papa dalla comunità molisana di Pescopennataro in occasione delle festività natalizie, finisce nel mirino di Legambiente Molise che chiede “maggiore rispetto per la natura”. “Pescopennataro – scrivono gli ambientalisti sul loro profilo Facebook – viene chiamato il paese degli abeti, per la presenza sul suo territorio di quello bianco, e l’abete bianco nell’Appennino centro meridionale rappresenta una situazione ecologica abbastanza rara e di interesse particolare per lo studio della biodiversità”. “Uno di questi – aggiungono – pochi giorni fa è stato imbrigliato e tagliato di netto, con i potenti mezzi della Protezione civile, per essere trasportato a Piazza San Pietro ed essere addobbato per le festività natalizie. Ma non è il solo: cinque saranno gli alberi tagliati dai boschi italiani per addobbare la capitale, due proverranno dal Molise (per San Pietro e il Colosseo) e tre dal Trentino (per Piazza Venezia, Pincio e Campidoglio)”. “Ci sembra impossibile pensare che questi maestosi giganti, silenziosi custodi della nostra storia, possano essere sacrificati ad una pratica degna del più sfrenato, capriccioso e anacronistico consumismo e che il loro destino sia quello diventare concime. Lo stigmatizziamo come un gesto grave nella sua assoluta inutilità”.