Circa 73mila visitatori nel 2023, che in termini percentuali si traduce in un più 30% rispetto all’anno precedente. I luoghi della cultura del Molise, dunque, iniziano a farsi strada e a convincere anche i turisti di fuori regione. I numeri sono stati snocciolati ieri dal direttore del Parco Archeologico di Sepino e Museo Sannitico di Campobasso-Direzione Regionale Musei Molise, Enrico Rinaldi che, insieme al responsabile del Servizio di Comunicazione Promozione e Servizi Educativi Davide Delfino, alla responsabile del Servizio Catalogo, Annarosa Di Nucci, e al responsabile dell’Ufficio Tecnico Pierangelo Izzo, ha tracciato il bilancio dell’attività nel 2023 in una conferenza stampa a Palazzo Iapoce. Nel computo non rientra il sito archeologico di Sepino e il Museo del complesso di storia archeologica, diti che fino al 31 dicembre 2023, erano visitabili gratuitamente e dunque non è stato possibile avere contezza del numero esatto dei visitatori.
«Si tratta di performance importantissime – ha sottolineato Rinaldi – in quei musei che sono stati oggetto di riallestimento e ciò dimostra che essi devono essere rinnovati: non si possono avere collezioni statiche per decenni perché i musei devono sempre saper raccontare in maniera nuova e coinvolgente l’identità che custodiscono». Sul gradino più altro del podio, in termini di presenze, si piazza il Museo Paleolitico di Isernia con 17mila visitatori (+60%), ma hanno ottenuto ottimi risultati anche i castelli di Gambatesa e Civitacampomarano. Nel comune che ospita il festival della Street art, «si è iniziata a creare una galleria di arte contemporanea – ha spiegato – che sostanzialmente mancava nel sistema museale nazionale della regione Molise. Siamo molto contenti e sicuramente è un trend in crescita che va inquadrato nella ripresa culturale del Paese e nel Molise».
Questo grazie all’implemento della vigilanza museale, passata da 28 a 56 unità, «che ci ha permesso di aumentare le ore di apertura, raddoppiandole e portandole da 6 a 11, contemporaneamente».
Nel corso della conferenza sono è stato poi annunciata l’attivazione del Circuito dei Musei, che comprende il Museo Sannitico di Campobasso, i castelli di Gambatesa, di Venafro e di Civitacampomarano, il museo di Palazzo Pistilli di Campobasso e quello di santa Maria delle Monache ad Isernia, il complesso di san Vincenzo al Volturno, l’area archeologica e museo di Altilia e quello del paleolitico di Isernia, il santuario italico di Pietrabbondante. Dieci luoghi della cultura visitabili tutti i giorni e che entreranno presto in un circuito. «E’ previsto un biglietto che permetterà di visitare più musei regionali a prezzi ridotti”, ha concluso il direttore dei musei regionali che ha anche garantito che presto sarà indetto un bando per implementare il numero delle guide turistiche.

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