Giorgione nei campi di ceci a Capracotta

“Il Molise è uno spettacolo. Chi l’ha detto che non esiste? Il Molise c’è eccome!” Parola di Giorgio Barchiesi, in arte Giorgione, che da lunedì a venerdì ha girovagato nella nostra regione a caccia di ispirazioni gastronomiche, che lo chef presenterà nell’ambito di sei puntate tutte molisane nella trasmissione di Gambero Rosso Channel (su Sky, canale 411) che porta il suo nome. Fa base a Carovilli, dove ha potuto già assaporare le prelibatezze della cucina locale e nei suoi giri molisani Giorgione – la trasmissione, per chi ancora non la conoscesse si intitola proprio “Giorgione orto e cucina” – ha fatto tappa a Pietrabbondante, fermandosi nello splendido teatro sannitico e a Capracotta, dove ha visitato i campi di ceci e lenticchie di Luca e Loreto dell’azienda “Le miccole”, due giovani che coltivano legumi ad alta quota e che hanno creduto nelle virtù dell’agricoltura. Tra uno spostamento e l’altro, accompagnato dai promotori della società Molisanissimo, che ha contattato la produzione del programma ed organizzato le riprese sul territorio, riusciamo a parlare con Giorgione, che oltre ad essere uno chef molto apprezzato è anche seguitissimo sui social: la sua pagina Facebook conta oltre 114mila like e i post che raccontano il Molise sono già cliccatissimi e super condivisi.

Giorgione orto e cucina

È la prima volta in Molise? Come le sembra?

“Non è la prima volta, ma attraversandolo per lungo e per largo lo sto conoscendo più profondamente. Posso dire che non ho fatto altro che mangiare, tra un po’ scoppio, ma la base della cucina molisana mi fa impazzire, sto cercando di capire molte cose. Questo è un viaggio solo esplorativo, prendo un po’ di prodotti qua e la, osservo le ricette, che poi riproporrò secondo la mia libera interpretazione. È uno spettacolo questo Molise. Ed ho incontrato persone che lo amano e che hanno la voglia giusta per cambiare il futuro di questo Paese. E se il Molise è il paese che non c’è, allora bisogna inventarlo!”

a Pietrabbondante

Cosa l’ha colpita di più di questo viaggio tra i sapori molisani?

“Sicuramente le persone. Il paesaggio è bellissimo, ma l’Italia è bella dappertutto, invece sono le persone che fanno la differenza e la cultura di un posto, che si rispecchia anche nel cibo. Quando si entra in sintonia con i molisani si ha come la sensazione di far parte di una grande famiglia. Qui in Molise, siete proprio molisani tutti. C’è un grande coinvolgimento del territorio. Questa stessa voglia di fare l’ho vista qui e in Alto Adige”.

Ma l’Alto Adige rispetto al Molise ha tutto un altro sviluppo…

“Sicuramente, perché li hanno capito benissimo che bisogna puntare su agricoltura e turismo e anche qui potrebbero esserci questi presupposti. I valori di agricoltura e turismo dovrebbero dialogare ed “esplodere” sul territorio. Vediamo di non farli sparire questi valori. L’autodeterminazione di un popolo parte dalla coscienza di un popolo”.

Cosa ha assaggiato in Molise?

“Buonissima la polenta e poi ho provato delle sagne e ceci strepitose. Ho avuto un’incredibile esperienza con alcuni peperoncini: le coppoloncelle. Ho assaggiato anche i pomodori di Montagano, la pizza di Miranda, e una scamorza da urlo, così come è squisito il caciocavallo. Ci sono vacche particolari qui: la diversità può diventare eccezionalità”.

Sa già cosa cucinerà in stile molisano?

“Non c’è un programma definito. Creerò sul momento. Sicuramente esplorare un territorio significa avere l’umiltà di farsi pervadere da ciò che viene addosso. Ricorderò ciò che ho visto qui e lo farò in qualche modo mio”.

Quando andranno in onda le sei puntate sull’Alto Molise e sul Molise?

“Probabilmente tra un paio di mesi. Ma la trasmissione inizia venerdì 2 ottobre e andrà in onda ogni venerdì sera alle 21.30”.

Un Commento

  1. Massimo Di Stefano scrive:

    ……………..

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.