Un pittore emergente in grado di superare l’opera pittorica intesa come semplice trasmissione di immagini. Questo è Graziano D’Angelo, artista abruzzese che dal 22 al 29 luglio esporrà i propri quadri a Cantalupo nel Sannio. La mostra dal titolo emblematico “Sogno e realtà” è certamente un evento culturale da non perdere. Non a caso Regione, Provincia e Comune hanno scelto di patrocinarlo. Dopo aver compiuto gli studi presso l’Accademia delle belle arti dell’Aquila, Graziano D’Angelo si è impegnato nella realizzazione di murales e arredi per gli interni. In seguito ha iniziato gli studi approfonditi sullo spazio e il tempo, alla continua ricerca di un’origine che da sempre lo vede legato alla sua terra. “D'Angelo propone opere che nell'incontro tra sogno e fiaba ci consegnano lo spaccato irreale della società odierna – scrive in una nota lo storico dell’arte Roberto Franco, tratteggiando il lavoro dell'artista – Le sue opere ripercorrono i momenti salienti della sua vita, che vanno dalla spensieratezza infantile, all’impatto con una realtà crudele che segnerà la sua vita, senza perdere la gioia di vivere, alla ricerca di un sogno che rasenta l’incoscienza infantile”. Nelle opere di D’Angelo non c’è da attendersi una lettura superficiale dell’opera. L’artista mette a disposizione una “provocazione”, ovvero una pittura che “cerca nella sua pittura – spiega Roberto Franco – quel mito che primi filosofi cercavano in natura, unendo fantasia e realtà, cercando di dare una risposta all'essenza umana”. Dunque, nella lettura che Franco fornisce delle opere di D’Angelo, l’artista cerca di dare una risposta a un "io" che esce dalla soggettività per diventare momento oggettivo, per diventare concezione universale. Messi al bando modelli da imitare, D’Angelo sceglie quelli che lo proiettano verso orizzonti espressivi e momenti dialettici, essenza fondamentale delle sue opere.
“Tradurre in espressioni linguistiche le contraddittorie e complesse sensazioni suscitate dai lavori di Graziano D'Angelo potrebbe apparire un'impresa ardua –sostiene Franco – in quanto altamente creativi e fantasiosi si connotano per un personale stile pittorico ed un linguaggio artistico insolitamente strutturato e apprezzabile. Ogni opera si rivela complessa ed elaborata sia nella sua realizzazione grafica e cromatica, sia nella rispettiva concezione mentale che evidenzia nell'artista la presenza di una imponente dimensione metafisica e spesso sembra giudicare ed orientare l'esecuzione dei dipinti, piuttosto che ammettere un procedimento inverso di norma più diffuso ed usuale tra i pittori”. Nel parlare degli alberi donna proposti da D’Angelo, Roberto Franco gli descrive come “il fulcro semantico delle sue composizioni, soggetti talvolta immortalati in fondo ad un prato, comodamente adagiati a terra ed incorniciati da un'insolita volta celeste connotata da tre lune, altri collocati al centro della scena e colti in primissimo piano rispetto ad un notturno tranquillo paesaggio campestre, in cui la sola presenza vivente è da cogliersi in un rosso volatile che, incorniciato all'interno di uno spazio palesemente delimitato si separa da tutto”. I personaggi essendo legati all’onirico non sono reali. “Ma a volte i sogni proprio perché elaborati dall'io trasformano il male in realtà benefica – sottolinea ancora Franco – La pittura di D'Angelo elaborata in uno spazio e tempo, si evolve nella ricerca di nuove realtà pittoriche. Il suo è un ricercare anche attraverso lo studio di artisti che hanno sognato l'evolversi del concetto di pittura. Le sue opere escono dall'ambito prettamente interiore dell'artista – conclude lo storico dell’arte – per avviarsi verso una lettura che superi il momento stereotipato di trasmettere immagini”. La mostra di D’Angelo verrà inaugurata il 22 luglio alle ore 18. Quindi resterà aperta: dal 23 al 24 luglio, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15,20 alle 20; dal 25 al 27 luglio dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15,20 alle 20 e dalle 21 alle ore 23; dal 28 al 29 luglio dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15,20 alle 20.