È uscito in questi giorni l’ultimo lavoro di Pasquale Damiani: “C’era una volta Isernia, i miei ricordi”. Si tratta di un libro autobiografico, edito da Terzo Millennio di Giovanni e Tamagnino Pallotta, con la collaborazione di Fabrizio Minichetti. Una raccolta di testimonianze, di ricordi, tenuti insieme da un filo logico e cronologico degli anni sessanta, il periodo più entusiasmante per tanti giovani iserniani. Il tutto corredato da foto, documenti e ritagli di giornali tra gli eventi dell’infanzia e dell’adolescenza, le prime partite all’oratorio dei salesiani di don Di Massa e di Padre Luigi, i giorni di scuola con le foto scattate da Giulio Parisio, Franco Cristicini, William Melchiorre, Roberto Di Nezza, Tonino De Vito, fotografi che, nel periodo preso in esame, hanno fatto la storia di Isernia. La gran parte delle foto sono inedite provenienti da archivi privati di famiglie iserniane. Pasquale Damiani ha raccontato la sua Isernia, quella vissuta con altre centinaia di suoi coetanei fino al 1973, anno in cui si è diplomato al liceo classico “Fascitelli”. I suoi ricordi, infatti, si fermano a 18 anni, ricordi belli e intensi della sua vita, senza enfasi ma con la semplicità che lo ha sempre contraddistinto insieme a tanti suoi coetanei che sono i protagonisti del libro, elencati tutti nell’indice finale. Viene fuori la parte affettiva dell’autore che ha messo insieme tanti ricordi, storie di quartiere, momenti esaltanti condivisi con gli amici, le prime band musicali, le squadre di calcio, i commercianti e gli artigiani storici di quell’epoca, le battaglie per ottenere l’istituzione della Provincia. Negli anni ’60 Isernia attirava i forestieri, era un paese pervaso da una straordinaria energia che si traduceva in un’allegria contagiosa e in una smodata voglia di vivere. I ricordi di quegli anni generano tanta nostalgia intesa come spinta verso il luogo d’origine, verso l’attaccamento al proprio paese. Ricordi piacevoli con gli amici, gli odori, i profumi, i suoni nei vicoli civettuoli. Il giornalista Pasquale Damiani ha inteso ricordare la vita che si svolgeva nel cuore pulsante della città, soprattutto nella parte antica dove il commercio era fiorente, con un’attività attaccata all’altra, con laboriosità, dinamismo e vivacità. Oggi eccetto pub, bar e ristoranti non c’è traccia degli antichi mestieri descritti minuziosamente dall’autore. Con questo libro Pasquale Damiani vuol condividere con gli iserniani la vita degli anni ’60, quando una gioventù vivace, ricca di una saggezza antica, conquistava esperienze di vita quotidiana giorno dopo giorno, con una forza di volontà oggi praticamente sconosciuta. Pasquale Damiani negli anni ha svolto numerose ricerche di carattere storico ed etnologico volte a facilitare l’accesso degli iserniani alla riscoperta di pagine inedite sulla città. Damiani sta ora lavorando con don Giuliano Lilli su documenti inediti dei fatti accaduti a Isernia tra il 30 settembre e il 20 ottobre 1860 che porranno nuovi e clamorosi scenari su personaggi di spicco a Isernia tra cui il vescovo Gennaro Saladino e Stefano Iadopi. Quest’ultimo libro uscirà nel prossimo mese di dicembre.

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