L’inquinamento, la sanità e lo spopolamento sono temi molto cari alla redazione di Primo Piano. Rispetto a chi avvelena il Molise, a chi sta distruggendo la rete dei servizi per la cura delle persone e a chi favorisce, anche e soprattutto con l’inerzia, la cosiddetta fuga di cervelli, non siamo disposti a cedere nemmeno di un millimetro.
Fa sorridere (quando si dice: sorrido per non piangere) la nota con cui la deputata Rosa Alba Testamento – che insieme a Occhionero, Tartaglione, Federico, Di Marzio e Ortis fa parte della delegazione parlamentare molisana più nutrita della storia – si dice sorpresa «di fronte alla “follia” del collega Antonio Federico di iniziare a occuparsi dei livelli insostenibili di inquinamento nella Piana di Venafro».
Testamento nel suo scritto pone una serie di domande. Del tipo: «Dov’era il collega Federico, in qualità di componente della stessa commissione Ambiente, quando mi sono recata più volte al Ministero e un giorno sì e l’altro pure ho telefonato agli uffici dell’ex ministro Sergio Costa?» etc, etc…; «dov’era quando l’assegnazione dello studio epidemiologico al Cnr era ostacolata da entità e soggetti locali non tanto misteriosi? E quando è “scoppiato” il problema della turbogas di Edison?». E così via.
Una sorta di «io c’ero e tu no» sulla pelle di chi subisce le conseguenze devastanti dell’inquinamento.
Con grande rispetto dei ruoli e del mandato parlamentare, una domanda vorrei porla a entrambi (agli onorevoli Testamento e Federico): dopo che avete fatto approvare dal Parlamento una legge che prevede l’incompatibilità tra il presidente di Regione e il commissario della sanità; valutato l’operato dei commissari esterni; lette le deduzioni della Procura della Repubblica di Campobasso circa le azioni e le responsabilità del commissario Giustini; viste le dimissioni della sub commissaria Tomasella; considerato che il governo dopo un mese e mezzo ancora non provvede alla nomina del sostituto; accertato che gli atti della struttura hanno efficacia solo se recano in calce la firma del commissario e del sub e che, dunque, l’attività è praticamente paralizzata; valutato, infine, il risultato delle ultime elezioni parlamentari, non credete sia il caso di ricambiare, almeno in parte, la fiducia che i molisani hanno accordato al Movimento 5 stelle, pretendendo a) l’immediata nomina del sub commissario; b) l’aumento della dotazione del fondo sanitario?
Ma voi veramente fate? Davvero pensate di poter mascherare le vostre scellerate scelte (come, ma è solo un esempio, quella sul commissariamento) facendo volare gli stracci, lanciandovi accuse reciproche o, fatto ancor più squallido, cavalcando un tema di enorme portata sociale qual è quello dell’inquinamento?
Sono certo, come lo sono tutti i molisani, che voi in particolare, giovani, inesperti e dalla faccia pulita, abbiate sempre agito in perfetta buona fede.
Esiste però una misura, che è quella della pazienza: conviene – è solo uno spassionato consiglio – non superare mai il limite massimo. Superarlo può significare offendere la dignità di chi sta pagando il conto dell’inquinamento o della sanità a brandelli. O quella di un genitore che non può invecchiare accanto al figlio perché dal Molise è fuggito per assicurarsi un futuro.
Luca Colella