Quando corri per giorni, mesi, anni e sai che stai correndo incontro alla morte significa che ogni passo che muovi è un passo in meno nel conto di quelli che restano da muovere. Una prospettiva difficile da affrontare con serenità, lucidità, razionalità. Anzi, una ‘non prospettiva’ che se poco poco guardi più in là del naso ti toglie il respiro, ti priva delle forze, ti annienta la mente.

Accompagnare un giovane familiare nell’ultimo tratto di strada è una cosa che non si può raccontare. Troppa la sofferenza. Ed è anche facile, forse inevitabile, cadere nel vortice della retorica.

Io ho però deciso di farlo. Non vi racconto la storia di Antonella, la sorella di mia moglie morta a 47 anni qualche giorno fa. Voglio raccontare quello che tutti noi in famiglia abbiamo vissuto e continuiamo a vivere come un miracolo: l’incontro con un medico, il più bravo, forse il migliore tra quelli che conosco. Si chiama Mariano, è il responsabile dell’Hospice di Larino. Di lui Primo Piano si è occupato tante volte. Me ne avevano parlato colleghi, amici. Ma francamente non ne avevo colto l’immensità.

Era più o meno fine agosto quando ho scritto una mail a Mariano. Non lo avevo mai visto né sentito. Gli ho descritto sommariamente la patologia di Antonella e gli ho chiesto se in qualche maniera poteva aiutarla, mettendo subito in chiaro che mia cognata all’Hospice non voleva essere ricoverata. Non ricordo quanto tempo è trascorso, ma nel giro di poche ore ho ricevuto una sua telefonata: «Ciao Luca, sono Mariano. Come stai? Allora, dimmi un po’ di Antonella. Raccontami…». E così via. Ho avuto la sensazione che dall’altra parte ci fosse un amico fraterno che conoscevo da decenni. Un approccio tanto semplice e genuino quanto efficace. Da quel momento Mariano è entrato a far parte della nostra vita. È venuto a casa, partendo da Larino dove lavora o da Montecilfone dove vive per arrivare fino a Cercemaggiore. È venuto di notte o all’alba. E quando non ha potuto ha mandato i suoi squisiti collaboratori. Non c’è stata una sola volta che non ha risposto al telefono. E se proprio non ha potuto ha richiamato: alle 4 del pomeriggio o alle 2 di notte.

Ad un certo punto Antonella ha deciso di voler trascorrere qualche giorno all’Hospice.

Un miracolo nel miracolo: quel grande dipinto di Madre Teresa all’ingresso che dà sulle scale è il presagio che in quel luogo si agisce in regime di sacralità. Davvero.

Prima di allora sapevamo di Mariano, del dottore Armando e dell’infermiera Giovanna (venivano a casa per assistere Antonella). Persone fuori dal comune, ma eravamo convinti che il loro modo di fare fosse indotto dalla situazione di sofferenza che stavamo vivendo. Abbiamo poi scoperto il bellissimo mondo dell’Hospice. Abbiamo riscontrato affetto, umanità e professionalità in tutti – e dico tutti – gli operatori, a prescindere dal ruolo svolto: dal medico alla signora delle pulizie. Maniacale l’attenzione per i pazienti, quella per i familiari ossessiva.

Il modo di comunicare con i malati è commovente. Quando le condizioni non permettono più l’utilizzo delle vie convenzionali, loro riescono a cogliere anche il più insignificante movimento.

L’approccio con le persone care dei degenti è disarmante. Ho visto Mariano inginocchiarsi di fronte ai miei suoceri per dire loro che l’ora era vicina. L’ho visto abbracciare a lungo mia moglie, i miei cognati. L’ho visto poggiare la sua fronte su quella di Antonella. L’ho sentito mentre le chiedeva di resistere, di non mollare. L’ho visto pregare, ho visto le lacrime che solcavano il suo viso.

L’ho visto alle 3 del mattino mentre consolava un uomo che aveva appena perso la giovane moglie. E con lui c’erano tutti gli operatori della struttura.

Mai una parola fuori posto, mai una smorfia di insofferenza. Non ho mai visto un medico, un infermiere, un operatore seduto, se non per il tempo necessario a compilare una scheda o per un altro adempimento. Di giorno, e soprattutto di notte, i corridoi della struttura li percorrono in lungo e in largo. Quando tutto è fatto, passano in rassegna i familiari degli ammalati per capire se in qualche maniera possono essere d’aiuto. E lo fanno con un’educazione e una discrezione che non è di questo mondo. Ciò accade in Molise, a Larino, in una struttura pubblica.

Un capitolo a parte meriterebbero alcuni dettagli, come il nome di ogni singola cameretta o gli avvisi che Mariano ha affisso nei corridoi, O, ancora, il servizio religioso operato dai frati cappuccini. Ma non mancherà occasione. Perché per espresso desiderio degli editori, Primo Piano Molise e Teleregione si occuperanno con cadenza periodica dell’Hospice.

Oggi mi premeva raccontare che – come mi hanno insegnato in quel luogo – «i miracoli avvengono, basta saperli cogliere».

Ringraziare mi sembra riduttivo e banale. A Mariano e a tutti i suoi collaboratori dico senza temere di essere smentito che rappresentano il bello, la parte migliore di questa sempre più spesso bistrattata regione.

Mi inchino commosso di fronte alla loro immensa statura, consapevole di non poter mai ricambiare il bene che Antonella e la mia famiglia hanno ricevuto.

luca colella

29 Commenti

  1. Mario Di Cicco scrive:

    Tutto quello che si può pensare o dire del Dott. Mariano Flocco e di tutto il personale che opera nell’Hospice di Larino è riduttivo! Mariano con coraggio, sacrificio ed abnegazione, coinvolgendo anche tutto lo staff facendo diventare il loro lavoro una missione verso gli ammalati e i loro famigliari con una sinergia di squadra invidiabile. Grazie Mariano per quello che fai per noi tutti. Grazie di esistere insieme a tutti i tuoi ragazzi/e. Tu sei il vero miracolo, grazie, grazie ancora.

  2. Sara Claudi scrive:

    Una struttura dove anche il più bell’ aggettivo sarebbe riduttivo…
    Il dott. Flocco un missionario, una persona dal cuore immenso che insieme al suo personale ama, soffre e lotta con te.
    Senza parole, solo infinitamente GRAZIE !! ??

  3. Maiorano Carmela scrive:

    Il dottor Mariano e il suo staff persone incomiabili non li dimenticherò mai per tutto quello che hanno fatto per la mia mamma. Un grazie infinito

  4. Giovanni Marigliano scrive:

    Conosco Mariano da tanto tempo, appena giunsi in Molise. Appartiene a quella schiera di medici alla Moscati- maniera, che hanno capito che sulla terra, abbiamo tutti un solo dovere: andare verso la santità. Da medico pittore quale sono, sarei lieto di regalargli un mio quadro raffigurante Madre Teresa. A presto caro collega. Ad maiora, Giovanni Marigliano.

  5. Silvana Palermo scrive:

    Non mi basterà la vita x ringraziare al dottore Mariano e tutta la sua equipe,SPLENDIDA persona un Angelo x tutte le persone che soffrono,mio fratello ha trovato la dignità e serenità x morire grazie a tutti loro,grazie infinita all hospice di larino

  6. annafresa66@gmail.com scrive:

    ho avuto mia sorella gli ultimii giorni della sua vita e ho conosciuto degli angeli in primo il dottor Mariano gentilissimo comprensivo e umano ci vorrebbero migliaia di dottori come lui e il suo staffo mille grazie di cuore grazie di esistere Anna Fesa

  7. annafresa66@gmail.com scrive:

    condivido a pieno ho constatato di persona l’umanità e la devozione che il dottor.Mariano cura gli ammalati ci vorrebbero medici come lui.mia sorella ha avuto la fortuna gli ultimi mesi di vita di essere all’hospice e curata con amore dal dottor. Mariano un angelo sulla terra.Grazie di vero cuore al dottor. mariano e a tutto il suo staffo!!

  8. Addolorata iaciofano scrive:

    Il dott Mariano é un Angelo . Ha un’umanità fuori misura. É sempre stato una persona eccezionale anche quando non stava all’hospis. Ce ne vorrebbero di più di medici così Umani.

  9. Antonio Tudino scrive:

    Condivido in pieno tutto ciò che avete detto

  10. Dora Carnevale scrive:

    Anch’io ci sono stata 34 giorni con mio marito ,il dott. Flocco é un Angelo come tutti i suoi collaboratori che non scorderò mai .Per quanto nella sua sfortuna mio marito si trovava lì diceva in quei giorni che doveva andarci prima .

  11. Carmela Paventi campodipietra scrive:

    Il dot.Mariano Flocco e chi se lo scorda….io e i miei figli lo ringrazieremo x tutta la vita….mio marito nei suoi ultimi istanti sorrideva appena sentiva la voce del dottore ed è andato via così. ..sorridendo. ….dire Ke si entra nell’anticamera del PARADISO non rende il clima Ke si respira LÌ….tutto lo staff e umanamente straordinario….Dario 13/11/2015 aveva 52 anni ?

  12. CAV. Franco Mancini scrive:

    10 giorni di sofferenza per mio papà che si sono volatilizzate in un batter d’occhio, grazie alla disponibilità, la competenza del Dott. Mariano Flocco ed i suoi collaboratori, un grazie di cuore.
    CAV. Franco Mancini

  13. Giuliana scrive:

    Pure io ho avuto mio padre ricoverato ,ci sono stata notte e giorno ,il dottore ci ha proposto (a me e alle mie sorelle)di portare pure la mamma perché mio padre diceva sempre :devo andare a casa li c’è la mia ragazza . Mio padre è morto tra le nostre braccia sereno,era affezionatissimo al dottore,diceva sempre nei momenti lucidi è un grande,è un angelo .Pure per me è la mia famiglia il dottor FLOCCO È UN ANGELO SIA COME DOTTORE CHE COME PERSONA

  14. Maria Cristina Sabella scrive:

    Grazie di aver condiviso questo pezzo di cuore della tua famiglia Luca e di tutti gli angeli senza le ali che abbracciano l’ultimo alito di vita, sono sicura che la vostra Antonella ora è un angelo con le ali che abbraccerà loro e tutti voi. La tua storia mi ha emozionata e le lacrime che sono scivolate non si sono vergognate di farsi vedere.
    un abbraccio cri

  15. Anche io ho a vuto la Fortuna di conoscere il Dott.Mariano per aver fatto curare un mio parente,e ho ritrovato la sua infermiera,che conoscevo da tempo lontano.Ho potuto apprezzare la loro professionalita’ e la loro disponibilita’ a 360 gradi.Grazie di tutto cuore.

  16. maria pina scrive:

    Ho conosciuto il Dott. Mariano Flocco, attraverso Pellegrinaggi dell’Unitalsi e poi felicemente l’ho rincontrato dove Lui serviva per svolgere la sua nobile professione: la sua mitezza e tenera dolcezza nell’accogliere e prendersi cura di tutti è Pura, Autentica e Semplice Testimonianza di Grande Fede in che Dio esiste e che oltre la morte esiste l’Aldilà.
    Io semplicemente lo adoro e gli voglio tanto bene e l’Hospice di Madre Teresa di Calcutta di Larino è per me un luogo dove si respira aria fresca di amore eterno e profumi ardenti di santità.

  17. Anna-Maria scrive:

    Non ci sono parole per descrivere questa struttura, a partire dal Dottore Mariano (un Angelo) e di tutti i suoi collaboratori che fanno i loro lavoro con tanto amore e devozione . C’è ne fossero ancora di persone e strutture di questo livello. Grazie.

  18. Maria lucia scrive:

    Il dott.Mariano e tutti i suoi collaboratori…..un cuore immenso…infinito….Quando entri in quella struttura esci ricca di amore ti arricchisce il cuore anche solo un loro sguardo grazie di esserci sempre

  19. Molto toccante il vissuto di Luca…? meno male che ancora ci sono medici degni di essere chiamati tali…..sono degli angeli venuti in mezzo a noi??

  20. Noi abbiamo avuto nostro suocero…li ci è stato 5 giorni, se ne andato con la dignità che 1 uomo merita.e noi parenti siamo stati accolti come non mai, addirettura siamo rimaste io e la moglie tutto il tempo e i miei cognati senza recar alcun disturbo.ci sembrava di star a casa.non dimenticherò mai la gentilezza che ci hanno proposto finché vivo. ?.grazie!

  21. Paiotti scrive:

    Non ci sono parole per descrivere questo grande medico io dico medico di altri (tempi) GENEROSO IN TUTTO MI ha accompagnato fino alla fine mio figlio Ivan e mio padre DOTTORE di grande umanità. Non dimentico tutto quello che ha fatto a me ma so che lui è proprio così GRAZIE DOTT.

  22. Paiotti scrive:

    Non trovo parole per descrivere questo DOTTORE (di altri tempi )magnifica persona oltre alla professionalità è una missione quello che lui svolge .Lui ha curato mio figlio Ivan Paiotti e mio padre è grandioso come l’accompagnamento fino alla fine. Grazie

  23. Assunta scrive:

    Grazie Luca per averci raccontato la tua esperienza. Con affetto. Assunta

  24. Antonella Barca scrive:

    Anchio ho avuto solo per 3 giorni mimarito di 56 anni ricoverato in questo paradiso terrestre……dopo 10 giorni di inferno ( ospedale Cardarelli) le sue e le nostre sofferenze si sono alleviate in questa struttura. Assistenza, professionalita, amore, preghiera, vicinanza sono stati per me e i miei due figli forza e voglia di andare avanti…..non sembra vero…….gli angeli sono anche sulla terra. Sono passati 2 anni e il dott. FLOCCO e i suoi operatori sono sempre nel nostro cuore. Non smetteremo mai di ringraziarli. Granzie a tutti di cuore e a te che hai pubblicato questa bellissima lettera.

  25. anna maria marra scrive:

    Caro Luca il Tuo articolo è commovente e condivido in pieno quello che hai scritto.Quando vorrai e se lo vorrai,mi piacerebbe raccontarti anche la storia che ho vissuto io con Mariano e l’hospice.Una storia incredibile!!

  26. Dora Carnevale scrive:

    Grazie a te che hai saputo raccontare l esperienza in quel posto , condivido in pieno io ci sono stata più di un mese con mio marito , tutti li definisco Angeli ,il Dott Mariano vive solo x i pazienti.

  27. Carrelli vincenzo scrive:

    Ho avuto Anch’io modo di assaporare tutto questo e condivido con grande commozione ogni singola parola, è colgo l’occasione x abbracciare il dottor flocco e tutto lo staff.
    Carrelli Vincenzo

  28. Ti ringrazio Luca, a nome di tutta la mia famiglia, per aver scritto quest’ articolo e reso onore al dott. FLOCCO. Anche noi abbiamo vissuto la stessa esperienza, piena di solidarietà, di umanità e di miracolo,come l hai chiamata… purtroppo mio padre ha trascorso li solo il suo ultimo mese e mezzo di vita e dico purtroppo perché ha combattuto la sua malattia per un anno intero con una sofferenza che li in fase terminale non ha conosciuto. Oltretutto circondato dalla presenza anche dei religiosi e della preghiera congiunta che a casa gli mancava e che lui però ha sempre fatto caposaldo di vita…e anche noi, sollecotati da una signora che l aveva conosciuto prima… abbiamo avuto la stessa vicinanza, la stessa premura sin da casa qui a termoli. Non solo un dottore e non solo un equipe… ma angeli

  29. Sabella giuseppe scrive:

    Bellissima lettera non ci sono parole per commentarle ,conosco bene il dottor Mariano di cui sono sotto cura,grandissima prosessionallita persona di grande cuore ,la lettera mi ha commosso perché quando entri in quel reparto ne esci senza parole.con affetto un suo paziente

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