È successo un fatto strano. Per certi versi tecnicamente inspiegabile. Più persone hanno contattato la redazione di Teleregione per lamentare l’assenza di segnale nel corso della trasmissione Fuoco incrociato andata in onda lunedì dalle 21 alle 22.
Che possa venire meno il segnale televisivo di un’emittente è un accadimento possibile e assolutamente normale. L’anomalia sta nel fatto che il canale su cui trasmette i suoi programmi Teleregione si è “oscurato” pochi minuti prima delle 21 per poi tornare perfettamente in funzione appena trascorse le 22: in concomitanza con la puntata di Fuoco incrociato.
Curioso, no?
Nella trasmissione della collega Rita Iacobucci si parlava di polveri sottili, di inquinamento. Ospiti, il sindaco di Venafro e un dirigente dall’Agenzia regionale per l’ambiente. Nel corso del dibattito è intervenuto telefonicamente Massimo Pillarella, direttore del dipartimento Ambiente della Regione Molise.
Chi avrà avuto interesse ad oscurare il canale?
Probabilmente nessuno, sarà stato un caso. Di fatto, Teleregione serve Venafro da un ripetitore tv installato in territorio di Miranda. L’impianto irradia Isernia e tutti i comuni in traiettoria fino alla città amministrata da Alfredo Ricci. Se il ripetitore fosse andato in tilt, il segnale sarebbe dovuto mancare anche altrove, a Isernia, per esempio. E a quanto pare, invece, lunedì sera nel capoluogo pentro Teleregione era perfettamente visibile.
Stando alle informazioni raccolte, la trasmissione si è oscurata in un’ampia zona della città, ma non ovunque. Dunque, secondo i tecnici che curano l’alta frequenza per l’emittente, l’elemento di disturbo, se disturbo c’è stato, sarebbe partito proprio da Venafro.
Poiché per natura siamo ottimisti e mai mossi da malafede, diciamo che si è trattato di un campo elettromagnetico generato da particolari condizioni meteo-climatiche-ambientali (una sorta di supercazzola), e sgombriamo così il campo da pensieri e retropensieri malevoli.
Così come per un caso fortuito, proprio in concomitanza con l’ordinanza con cui è stato inibito il transito a Venafro dei mezzi pesanti e dei veicoli più inquinanti, il termovalorizzatore di Pozzilli ha deciso di ‘spegnere i motori’ per manutenzione programmata. Comunicando lo stop all’Arpa (tanto ha riferito nel corso della puntata di che trattasi l’ospite che rappresentava l’Agenzia). Salvo poi apprendere dalla sindaca di Pozzilli che l’impianto «è operativo in assetto di marcia regolare».
Sono i casi della vita. C’è chi le chiama coincidenze. Chi destino. L’importante è non rassegnarsi e reagire.
Teleregione ieri sera ha riproposto la puntata di Fuoco incrociato, sono state trasmesse numerose repliche e la stessa è disponibile sul sito internet dell’emittente.
Ambiente, inquinamento, sanità, ovvero, salvaguardia della salute: Primo Piano Molise – così come Teleregione – saranno sempre e costantemente al fianco dei cittadini di Venafro e di quelli di tutto il Molise. Saranno sempre al fianco dei sindaci coraggiosi come Alfredo Ricci. Che, possiamo dirlo senza tema di smentita, è stato lasciato solo soletto alle prese con un problema enorme da risolvere.
A Venafro, tanto per rinfrescare la memoria a chi si gira dall’altra parte o, seppur vivendo nell’hinterland, fa finta di risiedere in Norvegia, le centraline Arpa stanno rilevando un tasso di polveri sottili superiore a metropoli come Milano.
Mozioni, ordini del giorno, interrogazioni, «ho scritto al prefetto», «ho interpellato il Ministero», «ho informato l’assessore competente», «ho interessato la commissione a Montecitorio»: basta, fatela finita. Giù la maschera.
Amministratori di ogni livello, a cui la Costituzione affida il compito di governare con diligenza il territorio, scendete in campo e schieratevi accanto al sindaco Ricci e ai cittadini di Venafro. Con un gesto, magari anche simbolico ma forte. Parlamentari (che sono al governo), consiglieri regionali e provinciali, sedetevi lungo via Colonia Giulia e minacciate di restare con il culo per terra fin quando non arriva il ministro dell’Ambiente in persona ad ascoltare le rivendicazioni di chi quell’aria la respira. Consegnate a Sergio Costa le risultanze dei monitoraggi delle polveri sottili e chiedete, anzi, pretendete una soluzione.
Se non fa per voi, se non avete il coraggio, se l’asfalto della strada più inquinata d’Italia è scomodo rispetto alla calda poltrona della sede istituzionale, se i vostri interessi non coincidono con quelli di chi vi ha eletti, fatevi da parte. Altrimenti, fate sentire forte la vostra voce. Perché voi, per il mandato che il Molise vi ha assegnato, potete molto.
Ve lo chiede la vostra terra.
Luca Colella

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.