Qualcosa si muove. Un primo obiettivo per il riconoscimento dei Misteri come patrimonio dell’Unesco è stato raggiunto. L’amministrazione guidata da Antonio Battista, nel progettare tutte le possibili attività volte a proiettare la festività del Corpus Domini quale evento di spicco del panorama nazionale e internazionale, ha avuto l’ok dal ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Segretariato generale, Servizio I – Coordinamento e Ufficio Unesco, ad inserire la festa più amata dai campobassani nelle iniziative dell’Anno europeo 2018.
«La partecipazione – si legge nella nota del sindaco – implica la possibilità di usare lo slogan ufficiale europeo “Il nostro patrimonio: dove il passato incontra il futuro” e, sui social media, gli hashtag europei #Europeforculture, #sharingheritage e quello italiano #Patrimonio2018.
L’iniziativa rientra nel calendario italiano dell’Anno europeo pubblicato sul sito www.annoeuropeo2018.beniculturali.it.
L’inclusione dell’iniziativa fra quelle approvate per l’Anno europeo del patrimonio culturale 2018 comporterà una serie di iniziative che si spera facciano da volano per l’inserimento dei nostri Ingegni nel patrimonio culturale dell’Unesco. Colgo infine l’occasione per ringraziare quanti hanno contribuito, con il proprio impegno, a questo mirabile risultato».
Intanto nelle prossime ore la giunta Battista firmerà la delibera sul programma degli eventi che verrà presentato ufficialmente oggi pomeriggio alle 16 a Palazzo San Giorgio. Poco meno di 200mila euro (60mila solo per i cachet degli artisti del doppio concerto) il costo del cartellone che, anche nel nome, richiamerà l’anniversario della nascita dell’inventore dei Misteri: ‘Città del Di Zinno- Un Mistero che dura da 300 anni’. Limati in Prefettura, dove si è riunito il comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico, tutti i dettagli sulle misure di sicurezza da mettere in campo nei 4 giorni di festa. Sfumata l’ipotesi di trasferire lo spettacolo del 2 giugno, il concerto dei The Kolors si terrà regolarmente in piazza della Repubblica, dove potranno accedere 4000 persone (e non più 3000’ come l’anno scorso). Stessa location anche per il contest delle band emergenti il venerdì sera e per il concertone di chiusura di Nina Zilli.
Poche novità anche per l’organizzazione della fiera: stesse misure di sicurezza dell’edizione precedente e pungo duro dell’amministrazione contro gli abusivi. In città si attendono circa 340 bancarelle, per un incasso di circa 100mila euro.

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