Il mito americano della città della musica, la grande interpretazione italiana del rock-blues e l’inconfondibile cifra degli artisti che sanno attraversare il tempo lasciando bella traccia di sé. Contaminazioni di qualità per il gran finale della quattordicesima edizione del festival “Jazz in Campo-Jazz in Galdo”. Dopo il successo delle prime quattro serate a Campodipietra, San Giovanni in Galdo è pronto alla staffetta: sul palco Sergio Caputo, Bestaff e Quartet San Francisco. Nel suggestivo borgo a pochi chilometri da Campobasso un programma ricco di grande musica live e non solo, domani, giovedì 19 e dopodomani, venerdì 20 luglio.
Giovedì 19. La serata si apre alle 19 con l’inaugurazione della mostra di Carlo Massarini “Dear Mr Fantasy”. L’esposizione di foto, di straordinario impatto, che ritraggono le icone della musica mondiale realizzate dal capostipite del giornalismo musicale italiano si sposta dunque da Campodipietra, dove nei giorni scorsi è stato presente lo stesso Massarini che ha espresso parole di grande apprezzamento per “Jazz in Campo-Jazz in Galdo”.
Subito dopo l’inaugurazione apriranno gli spazi dedicati ai piatti tipici e al vino molisano e il mercatino “Vintage & Vinili”.
Ci sarà inoltre un’area cocktail.
Dalle 21 via ai concerti. Si comincia con il “Quartet San Francisco”, quartetto d’archi statunitense formato da Jeremy Cohen e Joseph Christianson al violino, Chad Kaltinger alla viola e Andrés Vera al violoncello. Si tratta di una formazione di fama internazionale in attività dal 2000 e che è stata candidata più volte ai Grammy, gli oscar della musica.
Nella seconda parte della serata, spazio a suoni completamente diversi: il festival vira verso il rock-blues e lo fa con una delle migliori band italiane del genere.
Sul palco saliranno i Bestaff, formazione romana in attività da quasi trenta anni con all’attivo centinaia di concerti nei più importanti ed esclusivi club blues d’Italia oltre che in moltissimi festival. A scatenare il pubblico saranno Alessandro Pitoni (voce), Daniele Bazzani e Giancarlo Capo (chitarre), Saverio Capo (basso) e Andrea Leali (batteria).
Dopo i live la chiusura della prima serata del festival a San Giovanni in Galdo sarà segnata dall’evento “Radio Days”, le canzoni dell’epoca d’oro delle radio private suonate rigorosamente in vinile.
Venerdì 20. La grande notte di chiusura del festival comincia sempre alle 19 con la mostra di Carlo Massarini e l’apertura dell’area degustazioni e cocktail e del mercatino “Vintage & Vinili”.
Alle 21 spazio alla performance di Pippo Venditti che selezionerà la sua musica all’interno di “In the borgo-improvisation set”, musica che accompagnerà il pubblico verso l’evento clou della serata: l’attesissimo concerto di Sergio Caputo. Sul palco un vero e proprio mito della musica italiana che, con la sua voce e la sua chitarra, proporrà tutti i suoi indimenticabili successi e le canzoni del suo nuovo disco “Oggetti smarriti”, appena pubblicato, accompagnato da Fabiola Torresi (basso e cori), Alessandro Marzi (batteria) e Massimiliano Zagonari (sax). Al termine del concerto, la festa di chiusura del festival: “Stars on 45”, selezione musicale a 45 giri.