Ha vissuto un giovedì speciale don Elio Benedetto, il sacerdote cantautore di Palata, che, lo scorso 27 novembre, in un aula Paolo VI stracolmo, è stato scelto, assieme ad un confratello, per rappresentare, davanti a Papa Francesco, i circa 10mila pellegrini della Famiglia Paolina in occasione del centenario dalla fondazione del Beato Giacomo Alberione.
Benedetto è membro dell’Istituto di Gesù Sacerdote , nella circostanza, ha coronato un suo sogno, quello cioè di poter cantare in Vaticano.
Nell’ambito dell’incontro, infatti, ogni congregazione e istituto si è potuto presentare di fronte alla numerosissima platea, esibendo balli, danze e musiche di vario genere; allo stesso modo l’Istituto di Gesù Sacerdote che, per l’occasione, ha scelto come suo biglietto da visita proprio Don Elio e la sua musica.
Il parroco e cantautore ha portato così ulteriore lustro alla terra molisana e alla Diocesi di Termoli-Larino; si è esibito, infatti, di fronte ai diecimila e, sotto lo guardo delle emittenti vaticane, ha proposto uno dei suoi brani di maggior successo: Il Meglio di Te. La scelta non è stata casuale; i contenuti fini e ricchi di significato hanno espresso in musica quello che fu un pensiero del Beato Giacomo Alberione: “non è dare il molto o il più o il meno a Dio quello che conta, ma è dare il tutto: dare tutto senza riservarsi niente”.
Tra gli scrosci di applausi e le numerose richieste di ‘bis’ rimaste insoddisfatte a causa dei tempi rigidi imposti dall’organizzazione vaticana si è così realizzato ciò che fino a poco prima appariva irraggiungibile, che in precedenza -su invito della Madre Generale delle Suore Missionarie della Carità – aveva avuto l’onore di cantare sulla tomba della Beata Teresa di Calcutta in India.