Miglior lungometraggio al Social World Film Festival di Vico Equense, una mostra internazionale che accende i riflettori sul cinema sociale. E che ha premiato, appunto come miglior lungometraggio, ‘Il viaggio’ ideato dall’attore molisano Maurizio Santilli.
«Il sogno continua», ha scritto su Facebook Santilli subito dopo aver ricevuto il riconoscimento nella prima serata della kermesse aperta da un concerto di Enzo Avitabile.
La settima edizione vede come madrina Laura Morante e assegnerà venerdì prossimo il premio alla carriera a Claudia Cardinale. Dal 23 al 30 luglio sulla costiera sorrentina il grande cinema e i temi che fanno discutere.
‘Il viaggio’, girato fra Campobasso, Ripalimosani e Carpinone (dove si svolge la parte più importante) racconta appunto un viaggio lungo la suggestiva linea ferroviaria Transiberiana d’Italia. In cinque sul treno storico che da Sulmona a Isernia attraversa parchi nazionali e riserve dello Stato, prima che la linea venga soppressa. Questo in sintesi il film che, naturalmente, rappresenta una metafora: è un percorso, un itinerario interiore di una comunità che nonostante la crisi economica, e forse anzi proprio per fronteggiarla, riscopre la forza di valori come l’amore, l’amicizia, la solidarietà e il rapporto ancestrale con la natura.
C’è questo, nel lungometraggio. Ma anche l’intenzione di promuovere il territorio. La produzione, made in Molise, è nata da un’idea di Maurizio Santilli. Obiettivo e riferimento, quanto accaduto in Puglia con ‘Apulia Film’ che ha trasformato il territorio in un set cinematografico con ricadute importanti sul turismo e l’occupazione. Il territorio, insieme alla magia e alle emozioni, è proprio uno dei temi del Social World Film Festival.
Molisana l’idea, molisana la realizzazione e molisani gli attori. Con Maurizio Santilli, in viaggio, tra gli altri anche Daniela Terreri, Palma Spina, Marco Caldoro, Diego Florio, Matilde Caterina. Prodotto dalla Incas, il film è stato diretto da Alfredo Arciero.
Una sorpresa, l’importante premio ricevuto a Vico Equense. Anche se la squadra de ‘Il viaggio’ sapeva di essere fra i primi tre lungometraggi. La giuria alla fine ha scelto un film di chiara identità regionale.
«È una soddisfazione immensa – dichiara Maurizio Santilli il giorno dopo la serata che lo ha visto protagonista -, il riconoscimento di cinque anni e mezzo di durissimo lavoro, senza certezze e con un solo credo, quello della storia del film e delle sue tematiche». È comprensibilmente emozionato e raggiante. E la sua emozione sta tutta nell’aver «creduto nel Molise perché foriero di bellezza e silenzi,con la riscoperta di valori e relazioni umane. Abbiamo superato – spiega – pellicole più ricche e con budget elevati perché abbiamo messo il cuore oltre qualunque ostacolo».
Si tratta di un punto di partenza. Un primo grande riconoscimento per un film che ha la giusta ambizione di poter essere apprezzato anche all’estero con i sottotitoli in inglese. Infine Santilli non dimentica di ringraziare «tutto il cast di attori, tecnici e la Incas, produttrice del film».