Da Termoli al palcoscenico prestigioso del teatro Savoia di Campobasso. La compagna “U Battellucce” ideata e diretta da Nicolino Cannarsa compie il grande balzo e domenica prossima, 14 gennaio, proporrà la versione riveduta e corretta dei Promessi Sposi. Un esordio campobassano che avviene dopo due anni intensi di preparazione per plasmare personaggi presi dal nulla, la maggior parte di loro a digiuno totale di recitazione, canto e di presenze sul palco in qualità di interprete di rappresentazioni teatrali. Il maestro Nicolino Cannarsa è riuscito a creare un autentico miracolo artistico, portando – anzi riportando – dopo 50 anni in scena una sua creatura, la versione tradotta in commedia musicale del romanzo italiano per eccellenza di Alessandro Manzoni. Dallo scorso giugno, quando ci fu la prima in assoluto al Fulvio di Guglionesi, è stato sempre un crescendo di consensi e di presenze di pubblico, in tutte le repliche di Guglionesi, al teatro Verde di Termoli e anche a Santa Croce di Magliano, pur in un contesto più intimo, il successo non è stato da meno. Con l’arrivo del nuovo anno per l’associazione teatrale «‘U Battellucce», questo il nome della compagnia creata da Nicolino Cannarsa, si schiude la possibilità di fare un ulteriore salto di qualità che farà accrescere ancor di più il prestigio che dopo tanti sacrifici fatti da tutti dopo questo lungo periodo di preparazione è sicuramente meritato. Per il gruppo di attori presi letteralmente dalla strada e di svariati ceti sociali, dal professore di scuola al pensionato Inps, che prima di intraprendere questa vena artistica facevano ben altro, quando domenica prossima alle ore 18 si alzerà il bellissimo sipario del Savoia, l’emozione e l’adrenalina toccherà picchi altissimi e un brivido dietro la schiena pervaderà tutti loro. L’augurio è che il Savoia sia pieno. Partirà persino un pullman coi fan dei Promessi Sposi dalla costa. La versione in commedia musicale del capolavoro di Alessandro Manzoni proporrà due ore di autentico divertimento, dove musica dal vivo, con numerosi brani musicali tratti dai grandi successi del panorama musicale italiano, riadattati nei testi ai dialoghi del romanzo manzoniano, recitazione e gag, che come è successo nelle precedenti rappresentazioni hanno tenuto inchiodati gli spettatori alle loro poltrone.