Un autentico tripudio per la cantante Emma Marrone ieri sera a Termoli. Se qualcuno avesse fatto cadere sulla platea del teatro Verde una monetina non sarebbe riuscita ad arrivare a terra, tanta era la gente presente e tanto era il movimento che i fan della star nata ad Amici e consacratasi al Festival di Sanremo, che a fatica il servizio di sicurezza è riuscito a contenere.Con un gioco di parole possiamo dire che è vera Em…mania, basta vedere quanti gadget sono stati venduti e il livello di coinvolgimento delle giovani generazioni e non solo ragazzine, che strepitavano, ballavano, urlavano e incitavano il loro idolo.Sarò libera è il titolo del tour che miete successi una sera dopo l’altra, con Termoli che ha risposto alla grande, mostrando alla cantante e alla sua band un colpo d’occhio straordinario, merito anche di una struttura come il teatro Verde che ogni volta si riscopre essere un fiore all’occhiello (magari da tenere un po’ più pulito, specie sulle poltroncine).
Al parco comunale era un vero delirio, c’è chi si è portato persino la borsa frigo per stazionare dal primo pomeriggio in attesa e nella speranza di carpire o rubare uno sguardo o un autografo di Emma, impresa vana, anche perché non ha partecipato alle prove eseguite dalla corista e parte dei musicisti. Il cielo nel tardo pomeriggio ha cominciato a fare le bizze e durante lo spettacolo alcune gocce di pioggia sono cadute, ma nessuno ha abbandonato il proprio posto, se non per scatenarsi a bordo palco.“Siamo stati più forti della pioggia”, ha tuonato Emma, che salutando il pubblico, divenendo più loquace da metà concerto in poi, ha mostrato quel feeling che un cordone di sicurezza forse eccessivo l’ha fatta considerare irraggiungibile e inafferrabile, non più la ragazzina acqua e sapone dalla grande voce scoperta da Maria De Filippi, forse l’unico aspetto che ai fan non è piaciuto molto. C’è chi ha tentato l’avventura del botteghino, riuscendo in extremis a conquistare un posto nell’arena, c’è chi non riuscendovi ha preferito stazionare nei paraggi dell’ingresso per catturare le note e la potenza vocale dell’artista salentina. Una vera chiusura col botto per l’estate termolese, che ha regalato emozioni forti a centinaia e centinaia di ragazze in visibilio, pronte a registrare col telefonino il momento magico, oppure scatenando insospettabili doti da fotografo. L’inizio del concerto, mai così puntuale, forse proprio per il timore che venisse a piovere copiosamente, alle 21.30, ha visto proporre le canzoni dell’ultimo Cd, meno note al grande pubblico ma che i supporter di Emma conoscevano a memoria, quindi una escursione in brani di altri autore, tra cui Volare, per chiudere col trittico che tutti attendevano (Arriverà, Non è L’inferno e Cercavo amore), che ha fatto alzare decine e decine di persone che si sono assiepate quasi sul ciglio del fossato che divide palco e platea, con la security presa d’assalto. Emma ha cercato – anche se non ce n’era bisogno – di far partecipare gli spettatori con l’ola, chiedendo loro di cantare e dimenandosi con un movimento corporeo che ne denota la fisicità e l’energia, un mix esplosivo, anche se l’uscita di scena è stata quanto mai repentina, quando mancavano alcuni minuti alle 23.