Ieri ci siamo occupati del caso di Angelo Di Stazio, 64enne di Venafro malato, disoccupato e sotto sfratto, che s’è incatenato per la seconda volta all’interno del municipio di Pozzilli per chiedere un alloggio popolare. “Uscirò dal comune – minacciava – solo dopo aver esalato l’ultimo respiro”. Il sindaco Nicandro Tasso, anche grazie all’intercessione dei Carabinieri di Filignano e della Polizia Municipale di Pozzilli, ha trovato una soluzione momentanea per l’uomo, costretto a vivere con un solo rene a causa di una grave malattia. Angelo sarà ospitato in alcuni locali di proprietà della parrocchia a spese dell’amministrazione comunale per 5 mesi, in attesa di trovare una sistemazione definitiva. Con lui la moglie, casalinga e sofferente per una grave forma di cardiopatia. Angelo Di Stazio il 4 gennaio s’era incatenato una prima volta nella sala consiliare del comune di Pozzilli. Di lì a 4 giorni sarebbe stato sfrattato. Ed in effetti i Carabinieri l’8 gennaio gli notificarono lo sfratto ma lui, spinto dalla disperazione, ha resistito puntandosi un coltello alla gola. Nella circostanza aveva ottenuto una proroga che sarebbe però scaduta tra due settimane. Sino al lieto epilogo, giunto nella mattinata odierna, che concederà alla coppia di avere un pasto caldo, un ambiente accogliente e dei vestiti per poter vivere dignitosamente in futuro.