È stato sottoscritto ieri mattina, in Prefettura a Isernia, un importante protocollo d’intesa finalizzato a disciplinare su tutto il territorio provinciale la cosiddetta movida, al fine di evitare che divenga molesta, e per prevenire quindi comportamenti antisociali.
Presenti per l’occasione i vertici provinciali delle Forze dell’ordine, i Sindaci di Isernia, Venafro ed Agnone, l’Asrem che affianca le forze dell’ordine nei controlli, e la Confcommercio in difesa delle istanze degli esercenti.
Le linee guida «rappresentano un fondamentale strumento per contemperare le esigenze di divertimento della popolazione e dei turisti che visitano il nostro territorio con quelle di sicurezza e rispetto della quiete pubblica e del decoro urbano richiesto dai cittadini residenti» – ha evidenziato il Prefetto Tancredi. Si tratta, dunque, di uno strumento operativo “multilivello”, fondato sul coordinamento delle iniziative di competenza dei vari Enti coinvolti e che potrà essere messo a sistema anche attraverso l’adozione, a livello comunale, di specifici regolamenti.
Ruolo importante, quello della Confcommercio Molise, attraverso la promozione di iniziative di formazione degli operatori economici del settore e di informazione degli avventori, con particolare attenzione alle fasce più giovani, soggetti maggiormente a rischio per i fenomeni di abuso di sostanze alcoliche, nonché di uso di sostanze stupefacenti.
Analogo ruolo strategico, quello dell’Azienda sanitaria, mediante la diffusione di dedicate campagne comunicative sui corretti stili di vita.
A margine dei lavori, il Prefetto ha condiviso con le Forze dell’ordine le necessarie indicazioni per la pianificazione, su tutto il territorio provinciale, dei servizi straordinari di controllo, in particolare nelle aree di maggiore attrazione, soprattutto nelle ore serali e notturne.
Grande soddisfazione è stata espressa da tutti i sottoscrittori per la sinergica, condivisa messa a punto di un concreto strumento che consentirà di attuare misure strutturali a contrasto degli effetti negativi della movida che resta, comunque, un elemento di vitalità del territorio, ma anche di lavoro e di riqualificazione degli spazi.