Anche il Sindaco di Pettoranello Andrea Nini interviene sulla soppressione della direzione didattica dell’istituto comprensivo di Castelpetroso, ribadendo la sua contrarietà e al contempo fornendo sostegno all’istituendo Centro Provinciale di Istruzione per gli Adulti.

Una proposta – la sua – già avanzata in occasione della Conferenza dei Sindaci.

“Stiamo assistendo – spiega – ad un ulteriore torto ai bisogni del territorio. Non considerando le condizioni difficili dei nostri piccoli comuni, l’unica proposta presa in considerazione prevede la soppressione della Dirigenza scolastica dell’Istituto Compresnivo di Castelpetroso in favore dell’autonomia dell’istituendo Centro Provinciale di Istruzione per gli Adulti, che prevede 700 iscrizioni. La proposta si giustificherebbe con il numero limitato (450) degli alunni frequentanti. Tale condizione, però, non può essere motivo per realizzare un’operazione che sconvolgerebbe l’assetto istituzionale dei centri di governo scolastici locali della provincia di Isernia, aggregando centri distanti gli uni dagli altri in misura siderale per l’orografia del territorio e con il rischio di prevedibili complicazioni di tutte le operazioni di tipo amministrativo-gestionale”.

“Esiste, però –continua Nini – una soluzione indolore, economica, efficace ed efficientistica che scaturisce, di diritto e di fatto, dalla circostanza che il dirigente scolastico del liceo scientifico di Isernia, comprendente anche il liceo classico, al termine dell’anno scolastico andrà in  pensione. Si verificherebbe, dunque, l’opportunità, anche per tale motivo, di cogliere ed adottare la soluzione che si va prospettando e cioè riorganizzare le scuole secondarie del Comune di Isernia, istituendo due sole dirigenze scolastiche, comprendenti rispettivamente: da un lato ‘Cuoco’, ‘Fascitelli’ e ‘Majorana’ con sede amministrativa presso l’Istituto ‘Cuoco’, già titolare di un dirigente scolastico; dall’altro ‘Fermi’, ‘Mattei’ e ‘Manuppella’ con sede amministrativa presso il ‘Fermi’.  La soluzione prospettata consentirebbe, nel prossimo futuro, anche di economizzare sulle spese di gestione (telefoniche, riscaldamento, manutenzione e tutto quanto a carico degli enti locali), potendo, i locali pubblici già esistenti, accogliere tutta la popolazione scolastica, liberando la finanza pubblica locale degli oneri relativi ai fitti per il Liceo Scientifico e per altre scuole. Chi non dovesse riflettere sullo spreco delle risorse pubbliche, dovrebbe, di conseguenza, risponderne ai cittadini”.

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