In tanti hanno assistito, increduli, a quello che stava avvenendo di lì a pochi metri. Qualcuno ha applaudito ironicamente, qualcun altro ha provato pure a protestare. Inutilmente. Sono bastate poche ore per cancellare il patrimonio arboreo di via Monfalcone. Ieri mattina è stata completata l’operazione di abbattimento dei tredici alberi – pini e abeti – che da almeno sessant’anni arricchivano il giardino alle spalle dello Iacp di Campobasso. Oltre agli alti fusti, è stato abbattuto anche un abete giovane, di circa una ventina di anni.
[wzslider autoplay=”true” transition=”‘slide’”]Chi ha assistito allo scempio ha chiesto anche l’intervento degli uomini della Forestale che, però, una volta giunti sul posto, non hanno potuto fermare i lavori (non sarebbe competente in materia, ndr), avviati – pare – dallo stesso Iacp su segnalazione di alcuni cittadini della zona. Ma quello in via Monfalcone non è un caso isolato. Da qualche settimana, dopo la nevicata del 6 marzo che ha danneggiato quasi tutti gli alberi della città, approfittando dell’emergenza e in assenza di un regolamento comunale sulla tutela del verde pubblico e privato, si è scatenata una sorta di ‘corsa’ al taglio degli alberi. “E’ una mattanza”, ha tuonato Simone Cretella, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle nonché rappresentante di ‘Fare Verde’. Lui stesso, pochi giorni fa, aveva denunciato l’abbattimento dei pini di via San Lorenzo. Anche in questo caso senza un motivo apparente. E di questo passo a Campobasso non rimarrà nemmeno un albero: con la recente nevicata è stato abbattuto il 30 percento dei fusti, mentre il restante 70 percento è danneggiato.
La vicenda, perciò, è stata approfondita anche in commissione Urbanistica che si è riunita ieri pomeriggio a Palazzo San Giorgio. Il problema, per l’esponente dei penta stellati, è a monte: “Posto che gli alberi centenari non sono caduti con la neve e che va bene mettervi mano nel caso in cui ci sia un pericolo, sarebbe il caso che venisse presentato un parere tecnico e certificato che attesti il motivo per cui bisogna procedere al taglio dell’albero. Spesso, invece, decide un condominio o il suo amministratore. Ma la cosa più drammatica – aggiunge Cretella – è che mi sarei aspettato un intervento dell’amministrazione, ad esempio un’ordinanza del sindaco per sospendere il taglio degli alberi anche nelle aree private, a meno che non sia comprovato e dovuto a qualche motivo particolare”.
Anche degli alberi di via Monfalcone resterà solo il ricordo, soprattutto in quel bambino che, tornato a casa da scuola, vedendo gli alberi tagliati, con le lacrime agli occhi ha iniziato ad accarezzare un tronco come se fosse il volto di un caro amico che non c’è più.