Si è svolto in chiesa l’appuntamento con la via crucis di Rotello animata dai giovani del paese nel penultimo venerdì di Quaresima.
[wzslider autoplay=”true” transition=”‘slide’”]I ragazzi, insieme alle loro catechiste, hanno voluto rappresentare le stazioni della via crucis con dei simboli da attaccare alla croce di legno, che a turno hanno sorretto i più muscolosi. Il primo è stato un pollice verso simbolo della nostra facilità nel condannare, poi l’immagine di una doppia faccia:il tradimento, la disinvoltura nel mentire. Di seguito hanno attaccato un enorme cuore rosso, o meglio la parte pi intima di noi dove nascondiamo i nostri sentimenti. Nella quinta stazione, i ragazzi hanno voluto rappresentare l’amicizia del Cireneo verso Gesù, con due mani che si stringono: simbolo dell’aiuto reciproco. Mentre dei jeans sdruciti sono stati il simbolo della povertà, quante volte chiudiamo gli occhi per non vedere i nostri fratelli in difficoltà, pochi hanno il, coraggio di uscire dalla massa per ribellarsi all’ingiustizia, come ha fatto la Veronica. en.kiev.natashaescort.com. Poi ancora un paio di occhiali scuri: quel velo di superficialità che indossiamo che non ci lascia vedere la luce che Gesù usa per illuminare i nostri passi. Una finestra chiusa ad indicare la paura di aprirsi al mondo, ed un fazzoletto per asciugare le lacrime di coloro che soffrono. Un abito, come quelli griffati con cui ci vestiamo per coprire lo smarrimento che viviamo quando siamo lontani dal Signore. Il disegno di una cicatrice a rappresentare il segno delle cadute ma anche delle prove che abbiamo superato, quelle che ci hanno fortificati. Una corona di spine: la condanna inflitta a Gesù, un orologio simbolo del tempo che passa non impieghiamo correttamente. Penultimo segno è stata la Bibbia, libro sacro in cui troviamo tutte le risposte che ci servono. Ultimo simbolo un faretto luminoso ad indicare la vera luce che proviene da Dio. I giovani rotellesi hanno voluto trasmettere ai più piccoli, agli adulti ed anziani, presenti alla via Cricis, un messaggio di coraggio, soprattutto dopo le immani tragedie degli ultimi giorni.