Si legge ‘Fonzo e Delicata – L’amore ai tempi di Crociati e Trinitari’, si scoprono non solo la leggenda più amata dai campobassani, ma anche un pezzo di storia della città. Quasi un ritorno alle origini che passa per la pièce scritta da Palma Spina, per la quarta volta sul palcoscenico del Teatro Savoia di Campobasso. Il successo è confermato dall’ennesimo sold out per lo spettacolo, scritto e diretto da Palma Spina e prodotto dalla Incas, che racconta le lotte intestine tra Crociati, affermata confraternita campobassana, e Trinitari, arrivati da Napoli a seguito del nuovo signore Andrea de Capoa. Una guerra innescata dal controllo dei commerci e per l’ordine di apparizione durante la processione del Corpus Domini. In questo contesto nasce l’amore tra due ragazzi, Delicata Civerra e Fonzo Mastrangelo. Il loro unico ‘peccato’ è l’appartenenza a due famiglie rivali: lei a quella dei Trinitari, lui a quella dei Crociati come documentato dal testo ‘La Pace’ di Ziccardi. Una storia che, secondo una leggenda, ispirò anche il grande drammaturgo inglese Shakespeare.
A prestare il volto ai due amanti Michele Manocchio e Barbara Petti, tanto appassionati sul palco da riscuotere calorosi consensi da parte del pubblico. Così come l’energico Aldo Gioia (messer Mastrangelo, il padre di Fonzo) e il vigoroso Marco Caldoro (Lorenzo Chiarzia, promesso sposo a Delicata). Piace anche il fra’ Girolamo, impersonato da Domenico Oriente, il cui intervento riesce a placare le tensioni scoppiate tra le due famiglie.
A rendere più fedele la rievocazione i costumi storici prestati dall’associazione Pro Crociati e Trinitari.
Dopo un’ora e mezza di uno spettacolo ritmato e ricco di colpi di scena, gli applausi sono scroscianti tra il pubblico, nel quale spiccano molti volti giovani. Una sfida già vinta, dunque, per chi in questo progetto ha creduto e che ha avuto il merito di riscuotere l’apprezzamento anche di quel target più ‘social’ della società.
