Nella corso della sua lunga malattia Giovanni Paolo II è stato uno straordinario esempio di pazienza, nonché immagine terrena di Gesù Crocifisso. Una vita che ha commosso il mondo con la sofferenza, conducendo così la Chiesa nel Terzo millennio. A lui è dedicato il convegno organizzato dalla Fondazione di ricerca e cura di contrada Tappino nell’ambito delle celebrazioni del Ventennale della posa della prima pietra benedetta proprio da San Giovanni Paolo II. Era il 19 marzo del 1995, il giorno dedicato a San Giuseppe, e con la sua visita il Santo Padre lasciò il segno nella nostra regione.

‘Etica ed umanizzazione delle cure – nel ricordo di San Giovanni Paolo II’: questo il titolo dell’iniziativa in programma domani pomeriggio, dalle ore 17, nell’aula ‘Crucitti’. Il corso punta a fornire una conoscenza delle problematiche etiche correlate ai processi di cura e di assistenza al malato.  “Un percorso formativo – fanno sapere dal centro di ricerca – rivolto agli operatori sanitari, ai volontari e anche a semplici cittadini. Tutto ruoterà intorno al ‘tema cornice’: l’umanizzazione delle cure. Si forniranno indicazioni su come affrontare le scelte etico-cliniche più impegnative, attraverso la formazione di una retta coscienza etica basata su una antropologia rispettosa della dignità della persona e della vita umana e sul modello etico del personalismo ontologicamente fondato. Inoltre, nel corso dell’evento si farà riferimento sia al magistero che alla personale esperienza di Woytila come testimone della fede. Il dolore e la sofferenza, che accompagnano ogni malattia, sono una realtà umana, che mettono alla prova l’uomo”.

Introdurrà i lavori il direttore generale e sanitario della Fondazione Mario Zappia. La relazione è affidata a monsignor Andrea Manto, già direttore dell’Ufficio nazionale della Pastorale della Salute della C.E.I. e attuale responsabile del Centro di Pastorale Sanitaria della Diocesi di Roma. Interverranno don Fabio Di Tommaso, direttore della Pastorale della Salute della Diocesi di Campobasso, e fra Umberto Panipucci, cappellano del centro. Le conclusioni sono affidate al vescovo di Campobasso, GianCarlo Maria Bregantini.

L’evento si inserisce nel programma di formazione etica e spirituale promosso dalla Fondazione in linea con i principi cristiani che ispirano l’istituzione, ed è rivolto sia agli operatori del Centro che ad altri professionisti. La partecipazione è libera, gratuita ed aperta a tutti. Per chi fosse interessato al corso sono stati riconosciuti 3,4 crediti ECM per tutte le professioni sanitarie, per il riconoscimento degli ECM è necessaria l’iscrizione (gratuita) per informazioni 0874.312.361 – 579 (oppure consultare il sito www.fgps.it). E’ ancora possibile iscriversi anche il giorno stesso dell’evento. Verrà rilasciato l’attestato di partecipazione.

 

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