Un presidio di protesta, nei pressi della Prefettura di Isernia, senza simboli politici ed aperto a tutta la cittadinanza,per protestare contro la decisione del Prefetto di dare il via al trasferimento di decine di immigrati irregolari in due strutture ricettive del capoluogo pentro, oltre che in altri dieci siti dislocati in altrettanti comuni della provincia di Isernia.

È l’iniziativa che il movimento CasaPound Italia ha patrocinato per mercoledì prossimo, dalle 15.30, per dar voce all’esasperazione di tanti cittadini per il previsto arrivo dei migranti in città nell’ambito del piano nazionale per l’accoglienza.

“Mercoledì 3 diremo no all’apertura di centri di accoglienza nella nostra città. Si tratterà di un presidio assolutamente trasversale, aperto a tutte le associazioni ed a tutti i cittadini, con come unico simbolo quello del Tricolore, vessillo di tutti gli italiani non più disposti a subire i soprusi e le ingiustizie di un sistema mostruoso messo in piedi sulle loro spalle per favorire gli interessi di pochi”, spiega in una nota Agostino Di Giacomo, responsabile isernino di CasaPound.

“È davvero paradossale – prosegue Di Giacomo – che il Molise, piccolo e scarsamente popolato, debba finire con l’essere la prima regione italiana per rapporto tra popolazione ed immigrati accolti nei centri, con tutte le conseguenze derivanti dall’impossibilità per una terra povera ed afflitta da una gravissima crisi occupazionale come la nostra di gestire adeguatamente flussi migratori assolutamente sproporzionati rispetto alle capacità di accoglienza. E ancora ci chiediamo con quali criteri si sia scelto di permettere lo stanziamento dei clandestini in via Berta in prossimità degli istituti superiori Cuoco e Manuppella”.

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