Sulla vicenda dell’ex Ariston, arriva anche la presa di posizione della Gpe Group di Massimo D’Onofrio.
“Apprendiamo con estrema sorpresa e con molto rammarico la polemica sviluppatasi negli ultimi giorni su media e social network sul progetto presentato dalla nostra società al comune di Campobasso, riguardante la ricostruzione dell’immobile che ha ospitato il cinema teatro Ariston di proprietà della famiglia De Benedittis”, si legge in una nota.
“Non ci appartengono – prosegue la società – né ci riguardano le diatribe e le strumentalizzazioni politiche, ma appare evidente che chi poteva acquistare con fondi pubblici la struttura, salvando il ‘tanto amato’ Ariston, non l’ha fatto, dimostrando di fatto uno scarso interesse per lo stesso. Non condividiamo le disinformate e intermittenti considerazioni di parte dell’opinione pubblica sul valore artistico della struttura.. basta un solo articolo di giornale o un post su facebook a risvegliare le sopite coscienze artistiche di taluni cittadini? In un momento storico come questo dove è quasi impossibile trovare imprese solide e solvibili è quantomeno scorretto attaccare chi si impegna economicamente -con risorse proprie e senza chiedere aiuti alle pubbliche amministrazioni – a riqualificare un’intera zona andando a stimolare la parte economica della stessa con piccole attività commerciali ( e non con centri commerciali mastodontici). In un contesto economico di tale crisi è ingiusto tentare di bloccare un’iniziativa sana e rispettosa di ogni legge vigente, nonché assurdo privare decine di famiglie di occasioni di lavoro.
Noi non toglieremo alcuno spazio verde alla città ma ci inseriremo in quello che viene definito riqualificazione del costruito: a cemento datato e pericolante sostituiremo materiali di pregio e un edificio totalmente rispondente alle più recenti norme antisismiche. Il nostro progetto prevede una galleria commerciale con piccole attività intorno ad una piazzetta, con verde urbano al suo interno, aperta su tutte e tre le strade di accesso e che permette il passaggio e l’incontro delle persone accanto alle attività commerciali; garage e posti auto ad uso privato in una zona dove scarseggiano; abitazioni e uffici ottimamente rifiniti e a risparmio energetico in una zona priva di edifici con tali caratteristiche”.
Sacrosanto.ha ragione sia lui che la famiglia proprietaria in quanto è 7n immobile privato e oltretutto deturpa quella zona centrale della città .da commerciante della zona sarei immensamente felice se si realizAsse questo progetto perché cb non ha edifici simili in pieno centro e valorizzerebbe commercio e lavoro per ristorazione durante i lavori e per tutti gli altri una volta realizzata. Siamo cresciuti tutti nello splendido teatro ariston ma ormai una struttura così in pieno centro è fuori tempi….il comune deve avere il coraggio di cambiare così come ha promesso durante la campagna elettorale?questa città europea dove sta?lasciamo lavorare e far creare posti di lavoro che qui si stenta ad arrivare alla seconda settimana.