Acque sempre più agitate a Palazzo San Francesco dopo l’allargamento della giunta operato dal sindaco Brasiello. In una nota, il circolo isernino del Partito Democratico “stigmatizza il metodo utilizzato” dal primo cittadino, “avvenuto – si legge nel testo – senza il rituale e opportuno coinvolgimento dello stesso partito democratico e di tutte le altre forze politiche della coalizione, risultate determinanti per la sua elezione”.
Di qui la richiesta di “un immediato confronto con tutte le altre anime della coalizione al fine di verificare se sussistono le condizioni per un rilancio dell’azione di governo, all’insegna di un metodo condiviso e partecipato”.
A muso duro contro il primo cittadino anche il segretario provinciale del Psi di Isernia Pasqualino De Mattia.
“L’iniziativa – sentenzia in una nota – è a nostro parere illegittima per violazione della legge ‘Delrio’, che ha introdotto l’obbligo di riservare il 40% dei posti in giunta alle donne: si tratta di una regola di diritto che garantisce la piena e paritaria rappresentanza politica ed amministrativa e che non può essere elusa: la sua violazione comporta la nullità delle nomine e l’azzeramento dell’organo esecutivo”.